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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Va da ultimo fatto cenno ad una categoria, al momento alquanto «fluida»,
               di danno erariale: si tratta del «danno da disservizio», della quale è ancora difficile
               cogliere i caratteri essenziali, stante la differente qualificazione che viene opera-
               ta nell’ambito delle stesse procure della Corte dei conti .
                                                                     (55)
                    In primo luogo il « danno da disservizio » si caratterizza per l’inosservanza
               di doveri del pubblico dipendente (oggi canonizzati nel CCNL e nei codici di
               comportamento per il personale civile, mentre restano fissati nelle normative di
               settore  per  il  personale  militare)  con  conseguente  diminuzione  di  efficienza
               dell’apparato pubblico: esso è intrinsecamente connesso ad un pubblico servi-
               zio, e si verifica allorquando lo stesso è «desostanziato», per l’utenza, delle sue
               intrinseche qualità, in una valutazione attuata secondo i parametri dell’efficienza
               e della efficacia. In altri termini, nei casi di «disservizio», l’azione pubblica non
               raggiunge, sotto il profilo qualitativo, quelle utilità ordinariamente ritraibili dal-
               l’impiego di determinate risorse, così da determinare uno spreco delle stesse.
               Anche nel mondo militare non mancano sentenze di condanna sul punto .
                                                                                      (56)
               (55)- Sul danno da disservizio e sulla prova dello stesso (desumibile da denunce o lamentele di
                    utenti del servizio pubblico), ex pluribus, v. Corte dei Conti, sez. III, 11 gennaio 2013 n.21;
                    id., sez. II, 11 dicembre 2012 n.674; id., sez. giur. Marche, 10 marzo 2003, n. 195, in Riv. Corte
                    Conti, 2003, f. 2, 219; id., sez. giur. Emilia Romagna, 6 marzo 2003, n. 733, in Riv. Corte Conti,
                    2003,  f.  2,  218;  id.,  sez.  giur.  Umbria,  n.  51  del  2000,  in  amcorteconti.it.html;  id.,  sez.  giur.
                    Umbria, 4 marzo 1998, n. 252, in Riv. Corte Conti, 1998, f. 3, 187 e in Foro amm., 1998, f. 10;
                    id., sez. giur. Umbria, 23 gennaio 1998, n. 1, in Riv. Corte Conti, 1998, f. 2, 99; id., sez. giur.
                    Umbria, n. 52 del 1996, in Riv. Corte Conti, 1993, f. 3, 168.
               (56) - Corte dei Conti, sez. giur. Puglia, 20 aprile 2012 n. 501: fattispecie relativa a disservizio cagio-
                    nato da Carabinieri accusati del delitto di associazione a delinquere finalizzata ai delitti di
                    contrabbando, di sottrazione al pagamento di diritti di confine dovuti, di detenzione nel ter-
                    ritorio dello Stato di tabacco lavorato estero di contrabbando, di corruzione - specificamente
                    contestato per avere ricevuto somme di denaro ed altre utilità dai capi squadra dei contrab-
                    bandieri come compenso per agevolare l’attività di sbarco e di trasporto di contrabbando,
                    omettendo di adempiere atti del proprio ufficio e compiendo atti contrari ai loro doveri di
                    ufficio, in particolare per avere omesso l’arresto in flagranza dei concorrenti nel delitto di
                    associazione finalizzata al contrabbando e il sequestro delle autovetture e del relativo carico
                    - di false attestazioni di avvenuti sequestri. Per analoga evenienza v. id., Sez. III App., 23
                    marzo 2015 n. 174.
                    V. anche id., sez. giur. Veneto, 13 giugno 2012 n. 405 su un danno erariale da disservizio pro-
                    dotto da un Appuntato dei Carabinieri, condannato per furto militare pluriaggravato e con-
                    tinuato, per essersi impossessato di documenti in originale riguardanti, per lo più, denunce
                    di furto da lui formalizzate e materialmente prese in carico presso la Stazione dell’Arma ove

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