Page 88 - Rassegna 2017-1_4
P. 88

PANORAMA INTERNAZIONALE

“filibustieri”, derivato dal francese filibustirs o dal-
l’olandese vrijbuiter (bottino). L’unica differenza esi-
stente tra “pirati” e “corsari” - secondo il primo
testo che ne parla: Buccaneers of America, stampato in
Olanda nel 1678 e tradotto in molte lingue - era che
quest’ultimi agivano al servizio di una potenza
marittima che, in cambio della protezione, pretende-
va da loro una parte del bottino.

      Le iniziative dei corsari(2) erano sempre
mascherate da pretesti politici o religiosi. I corsari,
se catturati, erano considerati come prigionieri di guerra, soggiacendo alle
norme previste dal diritto bellico marittimo, mentre i pirati catturati venivano
sommariamente giustiziati. Pirata si diventava a causa di molteplici cause: dalla
miseria dei ceti meno abbienti, all’esigenza di ribellarsi allo sfruttamento che si
subiva nella marina mercantile di un dato paese. Il corsaro invece era spesso un
ex-pirata che voleva legalizzare la propria posizione.

      La pirateria è più antica della corseria in quanto già documentata
nell’Egitto dei faraoni. Vi sono esempi di pirati anche nel mondo classico tra i
Greci e i Romani, quando ad esempio gli Etruschi erano conosciuti con l’epi-
teto greco Thyrrenoi, (da cui poi deriva Mar Tirreno) e avevano la fama di pirati
efferati.

      Plutarco nell’anno 100 a.C. descrisse i pirati come coloro che attaccavano
senza autorità legale, non soltanto le navi mercantili, ma anche le città maritti-
me, dando così la prima definizione precisa.

      prima piccole navi spagnole per poi cercare prede sempre più grosse. Per difendersi, fonda-
      rono la “fratellanza della costa” e alcuni di loro si trasferirono all’isola di Tortuga, da dove
      potevano attaccare più facilmente le navi spagnole. Uno dei più famosi bucanieri del tempo
      fu Henry Morgan, che nel 1671 conquistò Panama, la più ricca e protetta città del Nuovo
      Mondo. Nel 1674 il re inglese Charles II lo nominò “Sir” e vicegovernatore della Giamaica,
      dove divenne proprietario terriero; in http://www.homolaicus.com/storia/trasversale/pira-
      ti-corsari.htm
(2) - Corseria viene da “licenze di corsa” (o “di marca”), le lettere che, date da un governo in carica,
      autorizzavano qualcuno a “correre sul nemico”, per cui si parla anche di “guerra della corsa”.
      Etimologicamente il termine deriva dal tardo greco “kurseuo” con il quale la marina militare
      bizantina designava la caccia nel Mediterraneo alle unità navali arabe.

86
   83   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93