Page 91 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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Campo Scuola della Malpensa, 1919. Il Nieuport 10, noto anche come 18 m² (con riferimento alla superficie alare), era un velivolo di produzione
francese multiruolo, monomotore e biplano che fu impiegato anche sul fronte italiano. (AUSSMA)
forti nuclei da bombardamento e da caccia per rallen- nizio della Battaglia del Solstizio (15-23 giugno 1918) il
tare l’avanzata delle forze austro-tedesche con azioni di gruppo di armate Boroevic riuscì a costituire due teste di
bombardamento e mitragliamento mirate soprattutto ai ponte sul Piave ma i ponti di barche divennero subito un
rifornimenti e ai rincalzi, e per contrastare l’attività della obiettivo privilegiato degli aviatori italiani e britannici,
loro aviazione con un intenso servizio di caccia e di cro- mentre la massa da caccia agli ordini del tenente colon-
ciera. Con il successivo sbalzo all’indietro oltre il Piave i nello Pier Ruggero Piccio, assicurandosi il controllo del
criteri di impiego rimasero gli stessi ma l’aviazione italia- cielo della battaglia, permetteva ai velivoli in servizio di
na fu costretta sulla difensiva fino a dicembre inoltrato, artiglieria di aggiustarvi il tiro delle batterie pesanti cam-
quando l’inizio della ripresa fu segnato dalla cosiddetta pali. Il giorno 19 non rientrò però da un’azione a bas-
“battaglia di Istrana” del 26 dicembre, in cui i biposto sa quota sul Montello il maggiore Francesco Baracca,
tedeschi che avevano attaccato quel campo subirono una primo nella graduatoria degli assi, che aveva ottenuto la
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dura sconfitta, distruggendo a terra 2 velivoli ma per- sua 34 vittoria il 15 giugno. L’aviazione avrebbe avu-
dendone 11 abbattuti dai cacciatori britannici e italiani. to un ruolo importante anche durante l’estate, tornan-
Con le 5 divisioni britanniche e le 6 francesi trasferite do ad attaccare di giorno e di notte terminali ferroviari
dal fronte occidentale, gli alleati avevano infatti invia- e centri logistici e conducendo una massiccia azione di
to in Italia anche 8 squadriglie francesi e 5 “squadron” guerra psicologica con il lancio di manifestini e stampati
britannici. La ripresa dell’aviazione italiana fu favorita nelle diverse lingue dell’impero, studiati per sfruttare il
anche da una base industriale che nel 1917 fu in grado di tema delle “nazionalità oppresse”. Il punto culminante
produrre 3.861 velivoli e 6.276 motori. di questa offensiva propagandistica fu il raid su Vienna
Le squadriglie da caccia, con il contributo degli “squa- del 9 agosto, portato a termine da 7
dron” di Sopwith Camel britannici, riguadagnarono ra- SVA dell’87ª Squadriglia
pidamente la superiorità aerea, mentre quelle da rico- guidati da D’An-
gnizione provvedevano a raccogliere i dati necessari per nunzio.
ricostruire la sistemazione difensiva dell’avversario e re-
gistrare il tiro dell’artiglieria, mettendo le batterie italia-
ne nella condizione di imporsi su quelle avversarie. All’i-