Page 86 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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86 86  La Grande Gueraa dei Carabinieri                                       L’AviAzione itALiAnA neLLA GrAnde GuerrA






                                   L'  Aviazione
                                        Aviazione italiana





                                                                 nella Grande Guerra








                     ell’agosto del 1914 il Regio Esercito schierava 8   Il 23 maggio 1915 nell’ambito del Comando Supre-
                     squadriglie mobili, montate su monoplani Nieu-  mo fu creato l’Ufficio Servizi Aeronautici, con il compito
                     port e Blériot, e 3 da posizione, con biplani Far-  di sovrintendere ai diversi aspetti dell’attività dei reparti
             N man MF1912, ma prima della fine del 1914 fu       mobilitati, e le 12 squadriglie esistenti vennero proiet-
             avviato un programma di potenziamento che ne preve-  tate nel teatro operativo principale dell’Isonzo, metten-
              deva la sostituzione con macchine più moderne, costrui-  dole in parte a disposizione del Comando Supremo e in
              te su licenza come il Farman MF1914, il Voisin, il Cau-  parte dei comandi d’armata. Le misure decise durante
                 dron G.3, o di concezione nazionale, come il Macchi   l’inverno dovevano ancora dare i loro frutti e i velivoli
                  Parasol, il trimotore Caproni e                                 erano ancora monoplani Blériot XI e
                  il biplano a fusoliera Aviatik.                                 Nieuport IV M, con qualche Farman
                  Il 7 gennaio 1915 fu costitui-                                  MF1912, per un totale di 75 macchi-
                  to il Corpo Aeronautico Milita-                                 ne delle quali 17 di riserva. Il 2 luglio
                  re, strutturato in una Direzio-                                 arrivarono a Medeuzza le prime due
                  ne Generale d’Aeronautica, due                                  squadriglie d’artiglieria, una su Cau-
                  comandi di aeronautica, uno                                     dron G.3, l’altra su Macchi Parasol.
                  dirigibilisti e aerostieri, l’altro                             Il servizio d’artiglieria era una prio-
                  aviatori, e un organo di studio                                 rità assoluta, ma occorreva anche at-
                  e sperimentazione, l’Istituto Centrale Aeronauti-  trezzare una rete di collegamenti efficiente per rilanciare
                   co. Mentre la direzione generale era un ente tec-  ai comandi le comunicazioni degli osservatori, affinare
                   nico-amministrativo che provvedeva alla gestione   le procedure e curare l’addestramento. Questo non fu
                   del personale e del materiale, i due comandi erano   possibile durante le prime due battaglie dell’Isonzo ma
                   enti tecnico-operativi competenti per impiego, ad-  un significativo salto di qualità si ebbe sul finire dell’e-
                   destramento e logistica.                      state con l’installazione sui velivoli delle prime stazioni
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