Page 75 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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le opere di fortificazione e eventuali costruzioni di difese erano andati a mano a mano aumentando soprattutto con
accessorie: in sintesi un lungo elenco di richieste precise il cambiamento nella politica estera della Grecia che ave-
e puntuali, in vista della possibile entrata in guerra con- va dimenticato la sua neutralità bienveillante per la Tripli-
tro l’Impero Austro-Ungarico. ce Intesa, favorendo apertamente per gli Imperi centra-
Il Comando non si nascondeva le difficoltà che sa- li e quindi la Germania aveva iniziato a spendere grandi
rebbero state incontrate per svolgere un sicuro e efficace ser- somme di danaro ad Atene per corrompere personaggi di
vizio d’informazioni ma confidava anche nella collaborazio- alto rango, comprare la stampa estera e soprattutto orga-
ne e nel senso di patriottismo della popolazione locale che nizzare il cosiddetto ‘contrabbando di guerra’.
avrebbe potuto fornire dettagliate notizie su quanto richie- Interessante ricordare che durante il conflitto a Vene-
sto. Chi era a diretto contatto con la popolazione civile? I zia la locale divisione dei Carabinieri si occupava istitu-
Carabinieri delle varie stazioni disseminate sul territorio zionalmente della polizia militare e di controspionaggio:
che quindi potevano raccogliere facilmente le impressioni in quella sede aveva con cura monitorato chi per origine
e le annotazioni dei civili su presenza ‘anomale’. o comportamento avrebbe potuto avere commercio (come
Nel quadro delle competenze dell’Arma nel periodo si diceva allora) d’intelligence con i nemici. A comple-
bellico rientrava anche il controllo del contrabbando di mento degli Uffici informativi di Esercito e Marina, fu
guerra che veniva attuato quasi esclusivamente a favo- istituito a Venezia nel 1916 un Ufficio speciale di controspio-
re della Germania e dell’Austria. Questi passaggi di armi naggio perché città marittima importante… e più vicina [ai