Page 71 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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Due prigionieri di guerra austro-ungarici accompagnati da un Carabi-
niere in attesa di lasciare le seconde linee.
Two Austro-Hungarian prisoners of war accompanied by a Carabi-
niere waiting to leave the second lines.
a
tari dell’Arma. Vi era anche una 4 Sezione riservata al-
la Cifra, con un maggiore, otto capitani e due tenenti.
Completavano la squadra ufficiali richiamati dal conge-
do:4 traduttori per la lingua tedesca, 1 per il serbo-croa-
to-russo,1 per lo sloveno, 1 per i dialetti di Istria e Dal-
mazia. A disposizione erano previsti 3 ufficiali.
Alla data del 1 agosto 1916 il Poggi fu sostituito dal
colonnello Antonio Garruccio che tenne il comando fino
al settembre 1917; fu infine la volta del Marchetti, ormai
un veterano del Servizio, che ebbe la direzione dell’Uffi-
cio fino alla fine del conflitto.
Garruccio era direttamente coadiuvato dal colonnel-
lo Giuseppe Boriani; erano integrati nell’Ufficio il tenen-
te colonnello Mario Provale; i maggiori Emilio Granelli;
Odoardo Marchetti; Gioacchino Parenzo. Erano poi ad-
detti anche cinque capitani, un tenente, cinque sottote-
nenti, due commissari di pubblica sicurezza e un inter- le informazioni segrete; le disposizioni relative al contro-
prete, per un totale di 20 persone. Di tanto in tanto erano spionaggio e all’ammissione a sorveglianza di persone
aggregati altri elementi con compiti specifici, soprattutto non militari al seguito dell’Esercito, d’accordo col co-
provenienti dalle fila dei Carabinieri. mando dei Carabinieri Reali; la compilazione delle co-
L‘Ufficio I di Udine, in teatro operativo, a sua volta si municazioni relative alle operazioni in genere da farsi
era strutturato in un Ufficio principale con molte sezio- all’Esercito e da diramare alla stampa secondo le indica-
ni presso i Comandi territoriali d’Armata, potendo però zioni fornite dalla Segreteria del Capo di Stato maggio-
contare su due Uffici staccati di Milano e Brescia, che fu- re dell’Esercito; nel caso in cui si ammettessero giornali-
rono fusi in un secondo momento prendendo il nome di sti presso l’esercito mobilitato, l’Ufficio I aveva il dovere
Ufficio speciale militare di Milano (Ufficio M). Questo di compilare le norme per disciplinare il servizio dei cor-
Ufficio, ancora prima dell’entrata in guerra, sviluppò la rispondenti di guerra e sorvegliare, anche censurando gli
predisposizione di una rete informativa nella vicina Sviz- articoli e il loro operato (compito affidato ai Carabinie-
zera con Centri controspionaggio e sottocentri, di valido ri); di compilare i comunicati da dare agli addetti milita-
aiuto per notizie sensibili raccolte. ri esteri, d’accordo con l’ufficio preposto; la censura sulla
Le competenze dell’Ufficio I, ben specificate, riguar- corrispondenza dei giornalisti; la traduzione dei docu-
davano in particolare la selezione e il coordinamento del- menti interessanti il Comando Supremo che non poteva-
le informazioni relative alla probabile situazione delle no essere compiuti dai singoli uffici; la compilazione del
forze avversarie; l’organizzazione stessa del servizio del- diario storico parziale dell’Ufficio; la comunicazione ai