Page 66 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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66 La Grande Gueraa dei Carabinieri Funzioni sconosciute dei carabinieri: antonio Vannugli direttore dell’asinara
Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri - Ufficio Storico. Donazio-
ne Pavarotti - Vannugli. Serie lastre fotografiche. Digitalizzazione a cura
dell'Appuntato Scelto Q.S. Fabrizio Di Clemente. Asinara [s.d.]. L'imma-
gine rappresenta Vannugli all'ingresso della cappella.
Asinara. the picture shows Vannugli close to the entrance of the chapel.
Un problema fondamentale, dati i numeri dei morti –
nell’ordine delle migliaia in poche settimane – era quello
del controllo delle corrette procedure, ad esempio, che
non vi fossero rischi di contagio durante le sepolture .
Durante l’estate del 1916, peraltro, quando parve
profilarsi l’ipotesi che alcuni sommergibili austro-unga-
rici potessero essere impiegati per cercare di supportare
un’eventuale evasione dei prigionieri, ai Carabinieri ven-
ne affidato anche il compito di controllare quel lembo di
spiaggia. Superata quella fase, e va riconosciuto l’impe-
gno di tutti i soggetti “pubblici” coinvolti, a partire dagli
ultimi mesi del 1916, si aprirà per l’Asinara una realtà del
tutto nuova.
dell’emergenza sanitaria, i Carabinieri di stanza all’Asi- All’Asinara, dopo i problemi che avevano caratteriz-
nara si attestarono sempre attorno alle 100 unità – mai più zato gli ultimi mesi del comando del generale Ferrari, era
di 120 – presenti su tutti i campi spesso a stretto contatto arrivato, dall’Arma dei Carabinieri, il generale Antonio
con i prigionieri, anche con quelli colerosi – d’altronde Vannugli, noto per aver partecipato in prima persona al-
gli attendamenti improvvisati non potevano consentire le operazioni militari, soprattutto sul fronte del Podgora.
altra soluzione –. Eppure, una volta arrivati i prigionieri Nel frattempo, una realtà certo meno complicata si
all’Asinara, ai Carabinieri già di stanza nell’isola, erano era aperta, all’Asinara, almeno sul versante sanitario,
affidati compiti particolarmente gravosi, quali mantenere benché alcune malattie, la tubercolosi in primo luogo,
la disciplina negli accampamenti, garantire la sicurezza, rappresentassero ancora una costante.
mentre avveniva la distribuzione della pochissima acqua I Carabinieri attraversarono tutta questa storia, quel-
(problema fondamentale, dato che l’approvvigionamen- la della nascita della colonia penale e della stazione sani-
to avveniva solo via mare) e controllare l’igiene non solo taria; quella successiva alla guerra di Libia, quella della
dei campi. Nella situazione delle carenze infrastrutturali Grande Guerra, negli anni della “tragedia”, sotto il co-
di quella piccola isola – l’acqua in primo luogo – vi era- mando del generale Ferrari e negli anni della “normaliz-
no già tutte le premesse di una delle più grandi tragedie zazione” sanitaria con il generale Vannugli.
umanitarie della Grande Guerra. Assunta Trova