Page 61 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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Archivio Centrale dello Stato, fondo
Ministero della Sanità - Segreteria di-
dattica e Museo. "Stazione sanitaria
dell'Asinara, Cala Reale, prospetto"
la stazione sanitaria incomin-
cerà ad assolvere una funzione
particolare, perché lì vennero
inviati in quarantena molti mili-
tari italiani reduci dalla guerra
di Libia, che avevano contratto
in Africa patologie importanti
e spesso ad alto rischio di con-
tagio. I numeri degli “abitanti”
dell’Asinara sarebbero stati,
così, destinati a crescere e non
è un caso che – nella primavera
di quello stesso anno – in questa
situazione, benché difficile da
un punto di vista sanitario, i de-
putati, soprattutto quelli sardi,
sollecitassero il governo affin-
ché istituisse un regolare collegamento tra Porto Torres, di terra divenne, per scelta del governo italiano, il luogo
l’Asinara e Istintino [sic!], in modo da garantire insie- destinato ad accogliere i prigionieri austro-ungarici – so-
me i servizi postali, quelli passeggeri e quelli delle merci prattutto, ma non solo – fatti dai serbi nei primi mesi
sia con la Stazione sanitaria che con la colonia penale. del conflitto. A seguito della controffensiva austriaca, la
L’auspicio dei comandi militari era che in quella piccola situazione era, infatti, totalmente cambiata, così come
isola i reduci potessero recuperare le forze in un ambiente era cambiata, per l’Italia, dopo la sua entrata in guerra
“protetto”, quale sarebbe dovuta essere, appunto, quella a fianco dell’Intesa.
stazione sanitaria; ma anche – e forse ancor più impor- Nell’autunno-inverno del 1915, quei prigionieri, rap-
tante – potessero così essere evitati rischi per la salute presentavano, per la Serbia, un bottino di guerra, al quale
pubblica. Erano i mesi nei quali, il colonnello Antonio non rinunciare, per il peso politico che questi avrebbero
Vannugli, già comandante in servizio presso la legione potuto avere nelle future trattative di pace; uno strumen-
Carabinieri di Bologna, è impegnato in difficili servizi di to che avrebbe consentito, a guerra finita, di giocare il
ordine pubblico per essere poi destinato a Roma in qua- proprio ruolo di prestigio internazionale.
lità di comandante della Legione Allievi. Per quella teoria di molte migliaia di uomini devasta-
Con la Grande Guerra si aprirà per l’isola un capitolo ti dalla fame e dalle malattie, la destinazione obbligata,
del tutto nuovo. I primi passi di questa storia prendono sarebbe dovuta essere, in primo luogo, l’Albania e i suoi
le mosse dal dicembre del 1915 quando quel fazzoletto porti controllati dall’alleato italiano.