Page 57 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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Carabinieri aggiunti. Una tavola di Beltrame della “Domenica del Corriere” che rappresenta un Carabiniere aggiunto coinvolto in uno scontro a fuo-
co dopo il ferimento del Carabiniere capo pattuglia. Gli aggiunti, provenienti dai corpi di fanteria e cavalleria, erano inviati di rinforzo alle Stazioni.
Carabinieri aggiunti. A panel painting by Beltrame of the “Domenica del Corriere” that represents a Carabiniere involved in a gunfight after the
injuring of the patrol leader. Gli aggiunti, coming from the infantry and cavalry corps, were sent as reinforcement to the Stations.
ti. Fino al 27 ottobre 1917 l’ufficiale e i suoi Carabinieri noncurante dell’incombente sicuro pericolo
resero possibile il ritorno a una quotidianità sostenibile per la sua esistenza, con saldo animo, nobile
per i cittadini, ristabilendo l’efficienza dei servizi ammi- esempio di eccezionali virtù militari e di su-
nistrativi, igienico sanitari ed educativi. Quando poi, in blime attaccamento al dovere, afferrò l’or-
conseguenza delle operazioni di sfondamento del fron- digno e, non riuscendo a svellere colle mani
te con Caporetto, l’Esercito Italiano dovette abbandona- il brevissimo tratto di miccia ancora incom-
re Gorizia, furono ancora i Carabinieri che coordinaro- busta, la strappò coi denti, sventando così
no l’esodo della popolazione civile in direzione di Udine. la imminente esplosione” Lugo (Raven-
Alle difficoltà direttamente conseguenti allo stato di guer- na), 14 agosto 1918” secondo quan-
ra, si aggiunsero anche gli effetti devastanti delle calami- to attestato dalla motivazione della
tà naturali che colpirono la Penisola proprio nel cuore Medaglia d’Oro al Valor Militare.
dell’Italia. Si possono ricordare il terremoto della Mar- Il legame tra l’Arma dei Ca-
sica del gennaio 1915, pochi mesi prima dell’entrata in rabinieri e la gente si consolidò
guerra dell’Italia, che uccise circa 30.000 persone
e il lungo periodo sismico che sconvolse il Rimi-
nese e il Pesarese dal maggio al dicembre 1916. I
cittadini lasciarono molte di quelle zone per fug-
gire dallo sconvolgente disastro che danneggiò a
volte irrimediabilmente edifici pubblici e abitazio-
ni private, provocando ancora morti e feriti e sen-
za tetto. Accanto alle strutture del Genio Civile, i
Carabinieri furono in prima linea nelle operazioni
di soccorso e soli nelle attività di antisciacallaggio.
La tutela dei cittadini, da sempre caratteristica
dei compiti tradizionali dell’Arma, arrivò spesso
ad atti di estremo coraggio anche al di fuori del-
le trincee. Emblematico il comportamento del bri-
gadiere Martino Veduti il quale, di servizio di vi-
gilanza a una polveriera nel comune di Lugo di
Romagna, la notte del 14 agosto 1918, “accortosi
che una bomba con miccia accesa era stata collo-
cata a scopo di attentato nelle immediate vicinan-
ze di grosso deposito di esplosivo, percepita ra-
pidamente la gravissima situazione, senza esitare,