Page 52 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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52 52 La Grande Gueraa dei Carabinieri Carabinieri tra la gente
Una tavola di Achille Beltrame su “La Domenica del Corriere” del 22 settembre 1918. Il brigadiere Martino Veduti, di guardia ad una polveriera,
sventò l'esplosione di un ordigno strappando la miccia con i denti (Medaglia d'Oro al Valor Militare).
Carabinieritra la gente
Carabinieri gente
ra la gente: nonostante fosse mobilitata nelle zo-
ne di guerra l’Arma dei Carabinieri fortemen-
te ridotta nell’organico rimase là, a presidio del
T territorio, dove si trovava quella porzione di po-
polazione che non aveva visto la massiva chiamata al-
le armi. Si trattava per lo più di don-
ne, bambini, anziani o inabili al
servizio militare che dovet-
tero affrontare una quo-
tidianità sempre più
Padova. una casa di tre piani completamente distrutta. L’Arma
aspra. La scarsez- garantì il servizio antisciacallaggio oltre ad assistere i cittadini.
za di mano d’o-
pera maschile cato nel 1897, le guerre “ravvivano i sentimenti colletti-
aveva indotto vi, stimolano lo spirito di parte, come il patriottismo, la
le donne ad fede nazionalistica e, concentrando le attività verso un
essere impie- unico scopo, determinano, almeno per un periodo, una
gate in tutti i più forte integrazione sociale”, con conseguente calo dei
settori pro- reati contro la persona e il patrimonio. Si deve pensa-
duttivi. Co- re che l’Arma sul territorio nazionale ebbe a confron-
me sostenu- tarsi con nuove dinamiche sociali, di disgregazione fa-
to da Emilie miliare e di turbamento dell’ordine pubblico, sconvolto
Durkheim altresì da scioperi e manifestazioni di piazza. Ai tradizio-
nel “Le sui- nali compiti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza,
cide”, pubbli- si aggiunsero così per l’Arma nuove incombenze. Diret-