Page 78 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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78 78 La Grande Gueraa dei Carabinieri L’attività di counter-inteLLigence deLLa regia Marina
’ L’attività di counter- intelligence
counter- intelligence
della Regia Marina
opo il 24 maggio 1915, per sopperire alla chiusu- 1915, il Ministero della Guerra della duplice monarchia
ra delle frontiere, il cui attraversamento era fon- avvisò, con lettera formale, il comandante Mayer della
damentale per garantire il buon funzionamento sua assegnazione, d’intesa con il Ministero degli Esteri
D della rete di spie che era stata sviluppata nel cor- austro-ungarico, alla legazione diplomatica I.R. di Zuri-
so del periodo di neutralità dell’Italia, la sede dell’Uffi- go con l’incarico di funzionario temporaneamente aggre-
cio Informazioni del Marine Evidenzbureau, fu sposta- gato e il rango di vice Console. La lettera del Ministero
to da Trieste a Zurigo, nel cantone tedesco della neutrale della Guerra di Vienna si concludeva con la raccoman-
Svizzera. In quel paese, l’Evidenzbureau non solo pote- dazione al Mayer di non firmarsi più nei dispacci da lui
va contare su frontiere aperte sia verso l’Impero asbur- prodotti, da quel momento in avanti, con il titolo di capi-
gico che verso il Regno d’Italia, ma poteva anche bene- tano di fregata per evitare, in caso di compromissione dei
ficiare di una spesso malcelata simpatia dell’intelligence cifrari utilizzati dai propri confidenti, che la sua copertu-
militare elvetica nei confronti degli omologhi Servizi de- ra diplomatica potesse saltare.
gli Imperi centrali. Dirigeva l’Ufficio, fin dai tempi della A causa però del poco spazio concessogli all’interno
sua dislocazione a Trieste, il capitano di fregata della ri- del Consolato austro-ungarico di Zurigo il comandante
serva Rudolf Mayer, un ufficiale molto competente nel- Mayer cominciò a valutare la possibilità di spostare il
lo specifico settore. Sebbene all’inizio del suo mandato a proprio ufficio all’esterno della sede diplomatica austria-
Zurigo al comandante Mayer non fosse stata conferita ca. L’unica stanza di appena sei metri quadrati di cui egli
alcuna copertura diplomatica di facciata, ben presto, per poteva disporre per il proprio servizio non consentiva,
scongiurare i potenziali rischi di un attività di spionag- infatti, la dovuta riservatezza sia per la gestione della
gio condotta senza copertura, all’ufficiale di Marina au- corrispondenza d’ufficio sia per la gestione dei rapporti
stro-ungarico fu attribuito il rango di vice Console anche con i suoi tre collaboratori e con i numerosi informatori.
perché la sua zelante opera di reclutamento di confiden- La situazione, già precaria, divenne insostenibile
ti, evidentemente non troppo discreta, rischiava di essere quando il comandante Mayer si rese conto che l’Addet-
denunciata alle autorità elvetiche. to Militare dell’Ambasciata, colonnello William Von Ei-
A seguito di quella segnalazione, l’11 giugno del nem, probabilmente per motivi di gelosia professionale,