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82 80 HO TANTA STORIA - GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO
efficacia delle parole e alla solidarietà dei propositi”.
Nonostante il clima di guerra con il continuo pericolo
di bombardamenti sulla Capitale, il Museo conti-
nuava ad assolvere la sua funzione sospendendo le
sole attività divulgative e concentrandosi alla messa
in sicurezza. Furono infatti adottate alcune protezioni
per le parti più vulnerabili della struttura che sareb-
bero potute andare in frantumi, impartendo al per-
sonale le adeguate consegne, a testimonianza dell’alto
senso di responsabilità di chi aveva l’onere di tute-
larne i beni culturali.
Il 5 giugno 1943 come negli anni precedenti, secondo
le disposizioni del Comando Generale la ricorrenza
del 129° annuale dell’Arma fu celebrata presso il
Museo con manifestazioni semplici ed austere. Come
di consueto i più alti ufficiali della Capitale, insieme
al presidente del Museo, attesero l’arrivo del Coman-
dante Generale. Il Generale Hazon pronunciò alcune
parole rivolte ai militari del Museo che si possono ri-
cordare attraverso il suo presidente Boella: “A te e ai
tuoi bravi collaboratori, che con costante entusiastica
Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, 1942. Un particolare della
"Sala dei ricordi vari", in primo piano campeggia il busto opera animatrice vi prodigate per l’esaltazione del
del fondatore dell’Arma, Vittorio Emanuele I
culto ideale e delle tradizioni eroiche del Carabiniere,
periori della Capitale. Accompagnato dal capo di il mio ringraziamento affettuoso ed il mio augurio di
stato maggiore, Colonnello Ulderico Barengo, Hazon ogni bene”. Purtroppo, sarebbero state le ultime pro-
ebbe accesso all’interno del Sacrario per deporvi una nunciate in un discorso ufficiale poiché il 19 luglio
corona di alloro. Alla fine della visita il Comandante 1943 il Generale Hazon insieme al Colonnello Ba-
Generale, nel ringraziare i convenuti, dichiarò di aver rengo, furono colpiti dalle bombe alleate nel corso
voluto che la riunione avesse luogo nel Museo Sto- della seconda ondata del bombardamento di San Lo-
rico, perché “soltanto nella purissima atmosfera che renzo, mentre accorrevano verso lo scalo ferroviario
circonda i cimeli gloriosi del passato dell’Arma e i per organizzare i soccorsi.
segni tangibili di mille eroismi e sacrifici può stabilirsi Durante l’occupazione tedesca di Roma, il Generale
quella intima comunione di spiriti indispensabile alla Giuseppe Boella, allora presidente del Museo Storico,