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84 80 HO TANTA STORIA - GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO
nobile fine”. Due anni dopo quella stessa bandiera,
sostituita a seguito dell’avvento della Repubblica da
un nuovo vessillo recante le cifre “RI” sul puntale,
fu definitivamente assegnata al Museo Storico, di-
venendone il cimelio più importante. Con il conse-
guente mutamento della forma di Stato si rese
necessaria anche l’esecuzione di alcuni lavori di mo-
difica alla decorazione architettonica esterna
(stemmi e fregi) per rimuovere i simboli fascisti, al
contempo si procedette a rivisitare con un nuovo al-
lestimento tutte le aree espositive interne al fine di
ricostituire un museo riordinato e rinnovato.
Una volta riorganizzata la propria struttura, il
Museo riprese le sue attività ad iniziare dal Bollet-
tino - Notiziario, avviato nel 1932, all’ormai famoso
Calendario Storico nato nel 1934 per commemo-
rare il centenario della morte del Carabiniere Sca-
paccino, prima medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il Calendario, sospeso nel 1943, fu stampato con la
pubblicazione per l’anno 1950. Inoltre il Museo ri-
stabilì contatti con i pittori che avevano fornito opere
nel corso degli anni, tra i quali si può ricordare Vit-
torio Pisani cui fu commissionata la realizzazione
contemporanea di tre quadri rappresentativi del sa-
crificio dei Carabinieri durante il secondo conflitto
mondiale: “L’Eroe di Palidoro” – “I Martiri di Fie-
sole” – “Cave Ardeatine”.
Con il referendum che diede vita alla Repubblica,
le celebrazioni per la Festa dell’Arma ripresero tra
le mura della Legione Allievi Carabinieri, mentre il
Museo continuò a conservare la sua centralità nella
ricorrenza, poiché la Bandiera da allora rimane al-
l’interno del Sacrario dei caduti ogni anno.