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            Museo che così si espresse a proposito: “In questi spe-  tra le quali quella di Umberto di Savoia, del Soprin-
            ciali Musei più che in qualsiasi altro, le cose raccolte  tendente alla Galleria degli Uffizi di Firenze Edo-
            non sono li per il loro decoroso sonno più o meno tor-  ardo  Giglioli  e  di  rappresentanti  di  delegazioni
            mentato dalla curiosità dei visitatori, ma stanno al  estere tra cui quella del maggiore norvegese Haakon
            loro posto vive e parlanti, una vita organica alle me-  Schuning direttore aggiunto della polizia e del capi-
            morie e alla glorie, una sopravvivenza agli eroi”. Quel  tano egiziano Bael Ratman Zaky. In seguito ad una
            6 giugno del 1937, oltre alle più importanti autorità  disposizione della Divisione Carabinieri “Podgora”,
            civili e militari ricevute dal Comandante Generale   i militari dell’Arma di stanza a Roma iniziarono gra-
            Riccardo Moizo e dal Presidente del Museo Pietro     dualmente a visitare il Museo secondo un turno pre-
            Troili, la presenza della gloriosa Bandiera dell’Arma  stabilito, facendo salire il numero dei Carabinieri in
            dei Carabinieri, che aveva preso parte il giorno pre-  visita ad oltre tremila unità tra sottufficiali, carabi-
            cedente alla Festa dell’Arma, diede il massimo presti-  nieri e allievi.
            gio  alle  celebrazioni.  L’evento  restò  segnato   Roma, 2 dicembre 1934. Un momento della cerimonia di consegna al
            profondamente  nelle  coscienze  dei  partecipanti;  Museo del vecchio drappo della Associazione in congedo “Vittorio Ema-
                                                                 nuele III” di Roma donato a suo tempo dalla Regina Margherita di Savoia
            quella giornata era diversa da tante altre celebrazioni  e sostituito secondo le disposizioni con un nuovo vessillo tricolore.
            istituzionali, al punto che si decise, per gli anni suc-  In primo piano si nota il Presidente dell’Associazione Nazionale, Generale
                                                                 Balduino Caprini
            cessivi di organizzare proprio nella piazza del Risor-
            gimento la Festa dell’Arma. Così fu a partire dal 5
            giugno 1938, quando in occasione del 124° anniver-
            sario di fondazione la splendida cornice di quella
            piazza divenne per la prima volta teatro delle cele-
            brazioni dell’annuale di fondazione. La cerimonia si
            svolse alla presenza del presidente del consiglio del-
            l’epoca,  il  quale,  quasi  a  voler  rafforzare  quanto
            espresso dal sovrano l’anno prima, definì il Museo
            Storico dell’Arma dei Carabinieri “centro spirituale
            e morale dell’Arma e come tale degno di essere pure
            centro della celebrazione della festa annuale dei Ca-
            rabinieri”. A conclusione della cerimonia, la Ban-
            diera  di  Guerra  dell’Arma  dei  Carabinieri  fu
            collocata per l’intera giornata all’interno del Sacra-
            rio dei Caduti dell’istituto. A partire da quella Festa
            dell’Arma, il Museo ricevette numerose visite illustri
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