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LA CENTRALITÀ DEL MUSEO 79
Museo che così si espresse a proposito: “In questi spe- tra le quali quella di Umberto di Savoia, del Soprin-
ciali Musei più che in qualsiasi altro, le cose raccolte tendente alla Galleria degli Uffizi di Firenze Edo-
non sono li per il loro decoroso sonno più o meno tor- ardo Giglioli e di rappresentanti di delegazioni
mentato dalla curiosità dei visitatori, ma stanno al estere tra cui quella del maggiore norvegese Haakon
loro posto vive e parlanti, una vita organica alle me- Schuning direttore aggiunto della polizia e del capi-
morie e alla glorie, una sopravvivenza agli eroi”. Quel tano egiziano Bael Ratman Zaky. In seguito ad una
6 giugno del 1937, oltre alle più importanti autorità disposizione della Divisione Carabinieri “Podgora”,
civili e militari ricevute dal Comandante Generale i militari dell’Arma di stanza a Roma iniziarono gra-
Riccardo Moizo e dal Presidente del Museo Pietro dualmente a visitare il Museo secondo un turno pre-
Troili, la presenza della gloriosa Bandiera dell’Arma stabilito, facendo salire il numero dei Carabinieri in
dei Carabinieri, che aveva preso parte il giorno pre- visita ad oltre tremila unità tra sottufficiali, carabi-
cedente alla Festa dell’Arma, diede il massimo presti- nieri e allievi.
gio alle celebrazioni. L’evento restò segnato Roma, 2 dicembre 1934. Un momento della cerimonia di consegna al
profondamente nelle coscienze dei partecipanti; Museo del vecchio drappo della Associazione in congedo “Vittorio Ema-
nuele III” di Roma donato a suo tempo dalla Regina Margherita di Savoia
quella giornata era diversa da tante altre celebrazioni e sostituito secondo le disposizioni con un nuovo vessillo tricolore.
istituzionali, al punto che si decise, per gli anni suc- In primo piano si nota il Presidente dell’Associazione Nazionale, Generale
Balduino Caprini
cessivi di organizzare proprio nella piazza del Risor-
gimento la Festa dell’Arma. Così fu a partire dal 5
giugno 1938, quando in occasione del 124° anniver-
sario di fondazione la splendida cornice di quella
piazza divenne per la prima volta teatro delle cele-
brazioni dell’annuale di fondazione. La cerimonia si
svolse alla presenza del presidente del consiglio del-
l’epoca, il quale, quasi a voler rafforzare quanto
espresso dal sovrano l’anno prima, definì il Museo
Storico dell’Arma dei Carabinieri “centro spirituale
e morale dell’Arma e come tale degno di essere pure
centro della celebrazione della festa annuale dei Ca-
rabinieri”. A conclusione della cerimonia, la Ban-
diera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri fu
collocata per l’intera giornata all’interno del Sacra-
rio dei Caduti dell’istituto. A partire da quella Festa
dell’Arma, il Museo ricevette numerose visite illustri