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            LA CENTRALITÀ DEL MUSEO

              ua  Appuntato Scelto Q.S. Fabrizio Di Clemente
            o







                    e difficoltà iniziali per la nascita di un Museo  sorgimento, fu soppressa venti anni dopo e l’edificio
                    Storico dei Carabinieri a partire dall’idea del  che la ospitava fu destinato ad altri comandi. I piani
            L Capitano Vittorio Gorini, resa pubblica nel        superiori furono occupati dal Generale di Divisione
            1908, portarono ad un inevitabile slittamento dei    Addetto al Comando Generale, dall’ufficio contabi-
            tempi per per il suo primo impianto, realizzato sol-  lità e revisione del Comando stesso e dall’Ispettorato
            tanto agli inizi del 1920. È è da quel periodo, infatti,  della 4ª Zona Carabinieri. Al pianterreno, in realtà si
            che le prime raccolte di documenti e cimeli presero  trattava di un piano rialzato, si trasferì l’istituendo
            realmente corso, sistemandosi presso la prima com-    Museo che, con il regio decreto numero 2495/1925,
            pagnia della Legione Allievi. Proprio in quella ca-   aveva visto il suo riconoscimento ufficiale.
            serma  che  rappresentava  il  principale  luogo  di  Già dai primi anni trenta il Museo fu destinatario di
            formazione dell’Arma Gorini, promosso colonnello      una sempre più abbondante quantità di cimeli e do-
            e destinato al suo comando, poté realizzare ciò che   cumenti e il continuo arrivo di materiale e le richieste
            aveva scritto molti anni prima. In quel luogo erano   sempre maggiori di aprirlo a visite di istituzioni e di
            così state poste le fondamenta per un Museo capace   associazioni, come ad esempio quella del dopolavoro
            di assumere un ruolo centrale nella vita dell’Arma dei  dell’Urbe, ne resero oramai improrogabile una defi-
            Carabinieri. La Legione Allievi, che lui stesso definì  nitiva e più decorosa sistemazione in un sufficiente
            “La Scuola del dovere civile e militare”, poté così accogliere  numero di locali.
            finalmente un piccolo “tempio silenzioso del valore e  In quegli anni numerosi autorità, enti e privati citta-
            dell’abnegazione” dal quale far attingere insegna-    dini, attraverso donazioni, contribuirono allo sviluppo
            menti agli allievi Carabinieri secondo l’idea di forma-  del Museo. Divenne così opportuno, al fine di ringra-
            zione del “cittadino in armi”. In quel periodo, una   ziare pubblicamente i donatori, istituire un Albo dei
            serie di interventi e cambiamenti strutturali nel corpo  Benemeriti. In occasione della Festa dell’Arma del 5
            stavano inconsapevolmente contribuendo nella co-      giugno 1931, un’apposita commissione del Museo
            struzione delle basi di un Museo completo ed ordi-    fece suo ufficialmente tale proposito: al punto 4 del-
            nato. La Scuola Allievi Ufficiali dei Carabinieri Reali,  l’ordine del giorno del 16 febbraio 1932, nel primo
            istituita alla fine del 1906, a Roma in piazza del Ri-  numero del Notiziario Storico del Museo, vennero
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