Page 21 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
Per ben 25 giorni
aveva rischiato la vita,
salvando quella Lo scopo dei tedeschi era duplice: capire se l’informatore
della banda fosse il Vice Brigadiere e accertare se, a sua
volta, il sottufficiale poteva fornire informazioni sui ri-
dei combattenti. cercati e sull’ubicazione dei loro rifugi. Consapevole del
grave rischio che correva, Molinari, al quale non man-
Senza il suo coraggio cavano certamente coraggio ed esperienza, non si lasciò
intimidire, superò abilmente la prova e riconquistò la
fiducia dei nazisti. Profittando della situazione favore-
e le sue preziose vole, di lì a poco, con la complicità dei militari che
erano al suo comando, nascose nella caserma due dei
informazioni, prigionieri alleati, liberati dai Baiano.
Qualora ce ne fosse stato bisogno, l’incidente coi tede-
schi dimostrò al vice brigadiere che la rischiosa situa-
gli uomini della zione nella quale si muoveva assieme a Giovanna Ba-
iano, non poteva durare a lungo. Non a caso, il 21
banda Baiano non settembre, toccò alla donna, fermata da tre fascisti sul
Ponte di Soccavo, mentre portava rifornimenti ai com-
sarebbero usciti pagni. Benché duramente picchiata e minacciata di fu-
cilazione, decisa a morire piuttosto che parlare, Gio-
vanna si mostrò eccezionalmente lucida e coraggiosa,
vivi dalla Selva negò di essere diretta alla Selva e sostenne ostinatamente
che i viveri servivano alla famiglia. Il sangue freddo con
di Soccavo cui affrontò il brutale interrogatorio, convinse i fascisti,
che la lasciarono libera. Salvò così se stessa e i compagni,
ma perse la creatura che portava in grembo.
I due interrogatori erano stati il momento peggiore di
nel Punjab. Anche in questo caso la donna riuscì nel quei giorni terribili, ma proprio quando sembrava su-
suo intento, ma non c’erano dubbi: più il tempo pas- perato, il 23 settembre, dopo uno scontro mortale, uno
sava e più i rischi per lei aumentavano. dei militari nascosti nella Selva, sorpreso da un tedesco
Presto i continui fallimenti dei loro piani, spinsero i mentre cercava di raggiungere i compagni da cui si era
nazisti a interrogarsi: com’era possibile che gli uomini allontanato, fu ucciso sul Ponte di Soccavo.
nascosti nella selva riuscissero ad alimentarsi e - ciò Mentre nella selva gli scontri continuavano, in città,
che destava più sospetti - a prevenire sistematicamente dove focolai di rivolta si erano accesi a Fuorigrotta e
le loro mosse? Una breve riflessione e d’un tratto si re- nei pressi della Stazione Centrale, l’avanzata degli Al-
sero conto di ciò che accadeva: la banda non solo aveva leati ormai vicini accresceva la tensione. Sottovalutando
complici all’esterno della selva, ma si trattava di gente i rischi di una reazione dei napoletani, i tedeschi li esa-
in grado di fornire informazioni tempestive e sicure. speravano con furti, violenze e con la vandalica distru-
Nonostante la prudenza con cui si era mosso fino a zione delle fabbriche, del porto e di ogni centro di vitale
quel momento, a quel punto i sospetti si addensarono importanza per la metropoli. In questo clima di speranze
sul Molinari, che fu sottoposto a interrogatori stringenti. e timori, una notizia giunta nella Selva grazie al Moli-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII 21