Page 23 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
armato attraversava il ponte di Soccavo. Il 2 ottobre in- Col passare del tempo, una lettura minimalista del-
fine, al n. 38 di via Tarsia, i Baiano consegnarono i pri- l’insurrezione, fece delle Quattro Giornate una inesi-
gionieri alleati liberati al comando inglese. Subito dopo stente rivolta di «scugnizzi», tipica dello stereotipo
l’insurrezione, le tracce dei due principali protagonisti della «città di plebe». Mentre molte decorazioni an-
dell’impresa si erano già perse. Come capitò a tante davano a piccoli eroi inconsapevoli, il Molinari, che
altre donne che, armi in pugno, avevano partecipato oggi potrebbe essere uno di quei modelli positivi di
alla resistenza e alla liberazione della città, Giovanna cui la nostra gioventù ha un disperato bisogno, non
Baiano, che aveva combattuto con bombe a mano e un chiese riconoscimenti e sparì dalla storia.
vecchio moschetto modello 91, non ottenne la qualifica Lo studioso ha provato a consegnare la sua memoria alle
di partigiana ma quella di «Patriota». Anche il vice Bri- pagine di un libro. Questo è il suo compito. Può sperare,
gadiere Angelo Mariano Molinari si perse nell’ombra. però, questo sì, che un gesto di gratitudine per un eroe
Per ben venticinque giorni aveva rischiato la vita, sal- ritrovato, giunga in ritardo e può aggiungere alla sua spe-
vando quella dei combattenti. Senza il suo coraggio e ranza una certezza: sarebbe certamente meritato.
le sue preziose informazioni, gli uomini della banda Giuseppe Aragno
Baiano non sarebbero usciti vivi dalla Selva di Soccavo. (Ricercatore Storico)
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII 23