Page 19 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI





                                               Le informazioni


                                          raccolte dal Molinari



            degli eventi mutasse la si-                                                       tedeschi e nazisti e riusciva
            tuazione. Come fu subito           alleggerivano la                               a conoscerne piani e mo-
            chiaro,  però,  quella  deci-                                                     vimenti,  informava  con
            sione poteva condurre alla          pressione sugli                               cura la donna, agevolando
            salvezza solo se qualcuno                                                         così  il  compito  dei  com-
            tra  i  componenti  della                                                         battenti. Naturalmente non
            banda fosse riuscito a svol-        uomini rifugiati                              riuscì a evitare tutti gli at-
            gere bene compiti difficili                                                       tacchi  e  i  rastrellamenti,
            e  pericolosi.  Dopo  aver               nella selva                              ma seppe sempre indicare
            combattuto  con  grande                                                           soluzioni o vie di fuga.
            coraggio durante l’agguato,      consentendo che                                  Nei  giorni  successivi  al-
            solo  Giovanna  Baiano,                                                           l’agguato del 9 settembre,
            l’unica donna del gruppo,                                                         i nazifascisti individuarono
            poteva  avventurarsi  fuori     essi si spostassero                               talora  i  nascondigli  della
            dalla Selva. Lo fece e, no-                                                       banda, che, tuttavia, grazie
            nostante i rischi, dimostrò         rapidamente e                                 al  Molinari,  riuscì  a  sba-
            spirito organizzativo, san-                                                       raccare prima di essere at-
            gue freddo e una straordi-                                                        taccata  e  anche  quando
            naria capacità di muoversi          sfuggissero alla                              non  poté  evitare  il  con-
            per  le  vie  sconvolte  della                                                    tatto,  gli  assalitori  non
            spetti,  evitando  di  con- caccia dei nazifascisti                               giunsero  mai  del  tutto
            città senza dare destare so-
                                                                                              inattesi; sotto il micidiale
            durre nemici all’accampa-                                                         fuoco  delle  mitragliatrici,
            mento; riuscì così a procurare munizioni, trovare acqua,  gli uomini della banda e gli ex prigionieri - per lo più
            cibo  ormai  quasi  irreperibile  e  alimentare  per  oltre  fanti indiani - riuscirono a sganciarsi, dopo aver op-
            venti giorni ex prigionieri e compagni.                 posto una breve ma coraggiosa ed efficace resistenza.
            Da sola, tuttavia, Giovanna Baiano, non avrebbe potuto  Le giornate nella selva erano lunghe e snervanti. Ini-
            sciogliere i mille nodi che chiudevano in trappola la   zialmente Molinari, molto preoccupato, informò Gio-
            banda. Era impensabile, infatti, che il nemico rinun-   vanna  che  la  selva  rischiava  di  diventare  insicura.
            ciasse a stanare i compagni. Raccogliere perciò ogni    Dopo l’agguato, infatti, un proclama tedesco affisso
            possibile notizia sui movimenti del nemico era la mag-  per le vie della città invitava a consegnare i prigionieri
            giore garanzia di sopravvivenza per i combattenti. De-  Alleati o a denunciare chi si ostinava ad aiutarli; in
            cisivo in questo ruolo risultò il lavoro svolto dal Vice  cambio si promettevano viveri e un premio di 2000
            Brigadiere Molinari. A partire dal 10 settembre, infatti,  lire. Probabilmente molti napoletani sapevano cos’era
            mentre i nazisti si impadronivano della città, soffo-   accaduto il 9 settembre, qualcuno conosceva chi aveva
            cando nel sangue l’eroica resistenza della popolazione  organizzato l’attacco e dov’era nascosto; benché un
            e dei militari che non si erano dati alla fuga, i contatti  secondo proclama avesse aumentato le somme pro-
            di Giovanna con il sottufficiale dei Carabinieri furono  messe, denunce non ce n’erano state. I nazisti passa-
            preziosi e frequenti. Rischiando ripetutamente la vita,  rono allora dai premi alle minacce e un nuovo pro-
            Molinari, che, per la sua funzione era in contatto con  clama promise stavolta la pena di morte immediata



                                                               NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII   19
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