Page 27 - Notiziario 2025-4
P. 27
PAGINE DI STORIA
vona, dove s’incontrò con Vittorio Emanuele (che lo
inviterà a Torino, in attesa di poter rientrare a Roma).
A Torino, a quel tempo, tra le tante materie in tratta-
zione, per il riordino dell’amministrazione dello Stato,
erano in valutazione delle riforme per efficientare le
strutture del Buon Governo e del Corpo dei Carabi-
nieri, la cui estensione in Liguria, in fase di pianifica-
zione, non poteva che incidere anche sul futuro della
Gendarmeria. Mentre le Regie Patenti del 15 ottobre
1816 demandavano le funzioni di Buon Governo (già
affidate ai Carabinieri) al costituendo Ministero di
Polizia, la Determinazione sovrana del successivo 9
novembre, si occuperà invece della “organizzazione e
del regolamento militare del Corpo de’ Carabinieri Reali”.
Quest’ultima prevedeva la ripartizione istituzionale in
sei Divisioni (Torino, Savoia, Genova, Alessandria,
Novara, Cuneo), stabilendo per ciascuna di esse il nu-
mero di compagnie e di luogotenenze dipendenti.
La compagnia, com’è noto, era un reparto di nuova
introduzione, intermedio tra la divisione e la luogote-
nenza. Per la Divisione di Genova furono previste 4
ignazio thaon de revel
compagnie e 6 luogotenenze. Si osserverà che parte
vigilante uffiziale devonsi non pochi arresti di masnadieri, delle disposizioni non troveranno applicazione, ad
che nelle valli della Polcevera sogliono trovare più reconditi esempio: la Divisione di Genova avrà un numero in-
recessi, onde sottrarsi alla giustizia. Nei giorni 28 e 29 feriore di luogotenenze per molti anni, salvo poi ridurre
dello scorso mese, il prefato Capitano giunse a scoprire ed il numero delle compagnie; la soppressione della Di-
imprigionare quattro assassini de’ più pericolosi, i quali, visione di Nizza (e l’inclusione dei territori in quella
con travestimenti ed altre industrie, erano finora riusciti di Cuneo) non sarà attuata, poiché la stessa risulterà
a eludere le indagini della Gendarmeria”. In quei primi ancora attiva nel 1818 e negli anni successivi. Ovvia-
mesi di amministrazione sabauda, tra i principali av- mente, l’ordinamento previsto per i Carabinieri del
venimenti locali, si annovera la visita a Genova di Vit- Genovesato era tutto da realizzarsi, dal momento che
torio Emanuele I, nel febbraio 1815, e quella del Papa sul territorio era ancora operativa la Gendarmeria. La
Pio VII, nel successivo mese di aprile. Con il ritorno questione, comunque, era all’ordine del giorno.
sulla scena di Napoleone Bonaparte, nel periodo noto Il mese dopo (dicembre 1816), il Generale Carlo Lodi
come i “Cento giorni”, il Papa era stato costretto ad di Capriglio (già Presidente Capo del Buon Governo
allontanarsi da Roma, per sfuggire alle truppe di Gio- e Comandante Supremo dei Carabinieri, fino al 15
acchino Murat, Re di Napoli (e cognato di Napoleone), ottobre 1816) ed il Colonnello Giovanni Battista
che aveva invaso lo Stato Pontificio. Giunto a Sarzana d’Oncieu de La Bàtie, si recheranno a Genova, nelle
il 1° aprile, il Papa, nei giorni seguenti, proseguì il suo rispettive vesti di Ministro di Polizia e Comandante
viaggio facendo tappa a Lerici, Rapallo, Genova e Sa- in carica dei Carabinieri, per decidere sull’argomento.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X 27