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PAGINE DI STORIA






                ANNESSIONE ALL’IMPERO FRANCESE                                     LA GENDARMERIA

            Con decreto del 6 giugno 1805 il territorio ligure fu   Per la tutela dell’ordine pubblico, con decreto del 16
            assorbito dall’Impero francese e suddiviso amministra-  giugno 1797, la Repubblica Ligure si dotò di un Corpo
            tivamente in dipartimenti, circondari (arrondissement),  di Gendarmeria, formato da sei compagnie, da 50 unità
            cantoni e comuni; i dipartimenti erano tre: quello di   cadauna, e dalle brigate distribuite sul territorio. Tra il
            Genova  (Centro),  con  capoluogo  Genova,  compren-    1800 e il 1801 il numero delle compagnie sarà ridotto,
            dente i circondari di Genova, Novi, Bobbio, Tortona e   prima a 4 e poi a 3, incrementandone però i rispettivi
            Voghera (gli ultimi tre erano già inclusi nel dipartimento  organici. Con l’annessione alla Francia, i ranghi del-
            di Marengo); di Montenotte (Ponente), con capoluogo     l’esercito, e della Gendarmeria “imperiale”, furono ali-
            Savona,  che  includeva  i  circondari  di  Savona,  Porto  mentati anche da personale di origine francese, ufficiali
            Maurizio (una porzione della città di Imperia), Acqui e  compresi,  che  furono  maggiormente  destinati  al  co-
            Ceva; quello degli Appennini (Levante), con capoluogo   mando dei reparti superiori. Formata da personale di
            Chiavari, nel quale rientravano i circondari di Chiavari,  fanteria e di cavalleria, la Gendarmeria era presente sul
            Sarzana e Bardi (Parma). La lingua ufficiale diventerà    territorio  attraverso  tre  compagnie,  una  per  diparti-
            quella francese ed anche in Liguria, come in Francia,   mento, con sede in Genova, Savona e Chiavari, le luo-
            sarà attivato il reclutamento militare mediante coscri-  gotenenze, stanziate in quasi tutti i capoluoghi di cir-
            zione obbligatoria. Le forze armate della soppressa Re-  condario, e le brigate. Quest’ultime erano generalmente
            pubblica, che contava circa 4.000 unità (e costituivano  insediate nei capoluoghi di cantone, ma con un numero
            i quadri di due battaglioni di fanteria, uno di artiglieria,  di presidi e di forze insufficienti rispetto all’ampiezza
            del genio, della marina e della gendarmeria), transitarono  dell’area di pertinenza e alle esigenze operative. L’ordine
            pertanto in quelle imperiali. Al seguito di Napoleone e  e  la  sicurezza  pubblica,  infatti,  erano  continuamente
            in nome degli ideali della Rivoluzione, anche i liguri  minati, sia dalle rivolte politiche e sociali che dal ban-
            pagheranno un alto tributo nelle campagne militari eu-  ditismo organizzato. Le insorgenze antifrancesi, la po-
            ropee, come migliaia di altri soldati italiani. In un’epoca  vertà e le diserzioni militari, specialmente con l’intro-
            caratterizzata da sanguinosi rivolgimenti, tuttavia, nuove  duzione della leva obbligatoria, avevano incrementato
            coscienze si andavano formando. I dipartimenti liguri,  le fila dei briganti, che imperversavano nell’entroterra e
            unitamente a quello di Marengo (che aveva il suo ca-    sulle vie di comunicazione, con furti, rapine, omicidi e
            poluogo ad Alessandria), costituirono la 28ª Divisione  contrabbando, di sale e di derrate alimentari. Nonostante
            militare dell’Impero, in forza del citato decreto del 6  i limiti, la Gendarmeria, grazie ai suoi distaccamenti e
            giugno, che prevedeva anche la formazione di “una le-   all’ausilio dell’esercito, esprimerà un’azione più costante
            gione di gendarmeria, composta da una compagnia per     e un contrasto più determinato nella lotta al brigantag-
            ogni dipartimento”.                                     gio, rispetto al passato.


                     La disfatta in Russia (1812) e la sconfitta


                   a Lipsia segnarono il crollo di Napoleone


                Bonaparte, che fu costretto ad abdicare il 6



             aprile 1814 ed accettare l’esilio sull’isola d’Elba






             22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X
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