Page 22 - Notiziario 2025-4
P. 22
PAGINE DI STORIA
ANNESSIONE ALL’IMPERO FRANCESE LA GENDARMERIA
Con decreto del 6 giugno 1805 il territorio ligure fu Per la tutela dell’ordine pubblico, con decreto del 16
assorbito dall’Impero francese e suddiviso amministra- giugno 1797, la Repubblica Ligure si dotò di un Corpo
tivamente in dipartimenti, circondari (arrondissement), di Gendarmeria, formato da sei compagnie, da 50 unità
cantoni e comuni; i dipartimenti erano tre: quello di cadauna, e dalle brigate distribuite sul territorio. Tra il
Genova (Centro), con capoluogo Genova, compren- 1800 e il 1801 il numero delle compagnie sarà ridotto,
dente i circondari di Genova, Novi, Bobbio, Tortona e prima a 4 e poi a 3, incrementandone però i rispettivi
Voghera (gli ultimi tre erano già inclusi nel dipartimento organici. Con l’annessione alla Francia, i ranghi del-
di Marengo); di Montenotte (Ponente), con capoluogo l’esercito, e della Gendarmeria “imperiale”, furono ali-
Savona, che includeva i circondari di Savona, Porto mentati anche da personale di origine francese, ufficiali
Maurizio (una porzione della città di Imperia), Acqui e compresi, che furono maggiormente destinati al co-
Ceva; quello degli Appennini (Levante), con capoluogo mando dei reparti superiori. Formata da personale di
Chiavari, nel quale rientravano i circondari di Chiavari, fanteria e di cavalleria, la Gendarmeria era presente sul
Sarzana e Bardi (Parma). La lingua ufficiale diventerà territorio attraverso tre compagnie, una per diparti-
quella francese ed anche in Liguria, come in Francia, mento, con sede in Genova, Savona e Chiavari, le luo-
sarà attivato il reclutamento militare mediante coscri- gotenenze, stanziate in quasi tutti i capoluoghi di cir-
zione obbligatoria. Le forze armate della soppressa Re- condario, e le brigate. Quest’ultime erano generalmente
pubblica, che contava circa 4.000 unità (e costituivano insediate nei capoluoghi di cantone, ma con un numero
i quadri di due battaglioni di fanteria, uno di artiglieria, di presidi e di forze insufficienti rispetto all’ampiezza
del genio, della marina e della gendarmeria), transitarono dell’area di pertinenza e alle esigenze operative. L’ordine
pertanto in quelle imperiali. Al seguito di Napoleone e e la sicurezza pubblica, infatti, erano continuamente
in nome degli ideali della Rivoluzione, anche i liguri minati, sia dalle rivolte politiche e sociali che dal ban-
pagheranno un alto tributo nelle campagne militari eu- ditismo organizzato. Le insorgenze antifrancesi, la po-
ropee, come migliaia di altri soldati italiani. In un’epoca vertà e le diserzioni militari, specialmente con l’intro-
caratterizzata da sanguinosi rivolgimenti, tuttavia, nuove duzione della leva obbligatoria, avevano incrementato
coscienze si andavano formando. I dipartimenti liguri, le fila dei briganti, che imperversavano nell’entroterra e
unitamente a quello di Marengo (che aveva il suo ca- sulle vie di comunicazione, con furti, rapine, omicidi e
poluogo ad Alessandria), costituirono la 28ª Divisione contrabbando, di sale e di derrate alimentari. Nonostante
militare dell’Impero, in forza del citato decreto del 6 i limiti, la Gendarmeria, grazie ai suoi distaccamenti e
giugno, che prevedeva anche la formazione di “una le- all’ausilio dell’esercito, esprimerà un’azione più costante
gione di gendarmeria, composta da una compagnia per e un contrasto più determinato nella lotta al brigantag-
ogni dipartimento”. gio, rispetto al passato.
La disfatta in Russia (1812) e la sconfitta
a Lipsia segnarono il crollo di Napoleone
Bonaparte, che fu costretto ad abdicare il 6
aprile 1814 ed accettare l’esilio sull’isola d’Elba
22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X