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PAGINE DI STORIA













            specialmente dagli organi di stampa. Tanto si legge,
            ad esempio, sulla Gazzetta di Genova del 18 giugno
            1814: “Sono stati nominati Capitani di Gendarmeria i
            sigg. Filippo Cecchi, Giovanni Battista Bombrino, Paolo
            Merello, Gaetano Moreno, Filippo Zerolo, Filippo Caorsi,
            Giovanni Battista Rebutti, Ercole Scamarone”. Analo-
            gamente si potrà rilevare in altri casi e, tra questi, ap-
            pare  di  rilievo  la  notizia  pubblicata  sulla  medesima
            testata del 23 novembre 1814 (al crepuscolo della Re-
            pubblica): “Il Cap. Luigi Formento è stato eletto coman-
            dante del corpo della Gendarmeria, col grado di capo bat-
            taglione. Il sig. Ferrandi è eletto aiutante col grado di
            tenente”. Le otto Compagnie vennero così inquadrate
            in  un  battaglione,  al  comando  di  un  Luogotenente
            Colonnello, con una duplice dipendenza: una di ca-
            rattere gerarchico-militare; l’altra funzionale, nell’eser-
            cizio dei compiti d’istituto. Anni dopo, ritroveremo
            alcuni dei sunnominati ufficiali tra i ranghi dei Cara-
            binieri o in altri corpi dell’Armata Sarda. Le sedi delle
            Brigate  della  Guardia  di  Polizia,  o  Gendarmeria,
            esterne alla Capitale, non poterono che coincidere, so-
            stanzialmente, con quelle che risulteranno (come ve-
            dremo) nel primo insediamento dei Carabinieri del
            1818, così come quelle “urbane”, indicate nell’Ordi-
            namento dei Carabinieri del 1825 e comprese nella
            Compagnia di Genova “interna”, salvo eccezioni. Al
            Congresso di Vienna, nella seduta del 13 novembre                                gerolamo serra
            1814, i plenipotenziari determinarono infine l’unione
            dello Stato genovese al Regno di Sardegna, nonostante   dall’una parte a non ledere i diritti imprescrittibili, dal-
            ogni sforzo del delegato Antonio Brignole Sale.         l’altra a non usar mezzi inutili e funesti, noi deponiamo
            Tra proteste e dibattiti, si giunse alla Vigilia di Natale,  un’autorità che la confidenza della Nazione, e l’acquie-
            quando la delibera, che imponeva l’immediata conse-     scenza delle principali potenze avevano comprovata [...]
            gna dei territori al Re di Sardegna, sarà ufficialmente  Tutto fu tentato da noi senza riserva e senza esitazione.
            recapitata. Il 26 dicembre 1814, pertanto, il presidente  Nulla più, dunque, ci avanza se non di raccomandare alle
            del governo provvisorio, Gerolamo Serra, trasferì i po-  Autorità municipali, amministrative e giudiziarie, l’in-
            teri al Colonnello John Delrymple, comandante bri-      terino esercizio delle loro funzioni, al successivo Governo
            tannico delle forze di occupazione. Riportiamo uno      la cura delle truppe che avevamo cominciato a formare e
            stralcio del proclama del presidente Serra: “Informati  degli Impiegati che han lealmente servito; a tutti i popoli
            che il Congresso di Vienna ha disposto della nostra Patria  del Genovesato la tranquillità, della quale non è alcun
            riunendola alli Stati di S.M. il Re di Sardegna, risoluti  bene più necessario alle nazioni [...]”.



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X  25
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