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CARABINIERI DA RICORDARE
LETTERA DEL 6 OTTOBRE 1943 CIRCA IL DISARMO DEI CARABINIERI IN ROMA
’44, data della sua cattura. Fino al marzo dello stesso parola, molti militari dell’Arma furono avvertiti in
’44 il Fronte fu comandato dal generale Quirino Ar- tempo, sfuggendo così alla cattura, messa in atto il 7
mellini, sostituito in seguito dal generale Roberto Ben- ottobre da parte degli stessi nazi-fascisti. Secondo alcune
civenga. Di lì ad un mese, tuttavia, sui Carabinieri ro- stime furono circa 2.000 i Carabinieri caduti prigionieri,
mani piombò il terrore nazi-fascista. La storia di quei successivamente deportati in Germania. Fra questi, per
giorni ci ricorda, infatti, che il 6 ottobre 1943, il Ministro sua fortuna, non ci fu il Maresciallo Maggiore Di Biasi,
per la Difesa Nazionale della neo costituita Repubblica che a quel punto si diede alla macchia, continuando
Sociale Italiana, maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani, così la sua opera nell’ambito della banda partigiana
ordinò al generale di brigata Casimiro Delfini, Coman- “Caruso”. Anche in quella circostanza il coraggio del
dante generale pro-tempore dell’Arma dei Carabinieri, Sottufficiale diede i suoi buoni frutti, avendo, infatti,
e al suo collega Umberto Presti, comandante della Po- salvato dalla deportazione in Germania tanti Carabi-
lizia dell'Africa Italiana (P.A.I.), il disarmo e la consegna nieri, molti dei quali passarono, poi, tra le file della Bri-
in caserma di tutti i Carabinieri in servizio a Roma. gata “Vespri”, la stessa alla quale egli stesso avrebbe ade-
Grazie ad una fuga di notizie e ad un fortunato passa- rito, nel novembre del ’43, assumendo la qualifica
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