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CARABINIERI DA RICORDARE





             Il Maresciallo Di Biasi                                       DALLA LIBERAZIONE DI ROMA
                                                                              AL VIALE DEL TRAMONTO
                                                                                        (1944 - 1964)
                seppe scegliere da                                  Dopo la liberazione di Roma, il 4 giugno del 1944, il

                                                                    maresciallo maggiore Costabile Di Biasi si presentò al
             che parte stare dopo                                   “Centro Raccolta Carabinieri reali” di Roma, il quale,
                                                                    dopo averlo equipaggiato nuovamente, lo destinò alla
               l’8 settembre 1943,                                  Legione territoriale alla sede. L’eroe della Resistenza,
                                                                    nonostante le forti menomazioni fisiche subite, tanto
                confermando non                                     da essere riconosciuto “grande invalido di guerra”, con-
                                                                    tinuò, quindi, a prestare servizio nella Capitale per circa
                                                                    un decennio, esattamente sino al 25 gennaio del 1954,
                 solo la sua innata                                 data nella quale fu posto in congedo assoluto per “infer-
                                                                    mità dipendente dal servizio”. Appena gli era stato possi-
             fede monarchica, ma                                    bile, Costabile non aveva mancato di far ritorno nella
                                                                    sua mai dimenticata Castellabate, ove la famiglia Di
                                                                    Biasi manteneva ancora delle proprietà. E fu proprio a
                 soprattutto la sua                                 Castellabate che nell’immediato dopoguerra ebbe modo

                                                                    di riabbracciare l’amico Andrea Ippolito, appena liberato
                         profonda e                                 dagli americani, che lo avevano relegato in un campo
                                                                    d’internamento negli U.S.A. dopo la cattura nel Nord
                                                                    Africa. È probabile che il vecchio amico maresciallo lo
             incondizionata lealtà                                  abbia anche aiutato, nel momento in cui l’ex federale

                                                                    decise di tornarsene a San Paolo del Brasile, ove vivevano
             verso l’Arma gloriosa                                  la moglie e la figlia. Rimasto, dopo il congedo dall’Arma,
                                                                    inizialmente a vivere a Roma con la famiglia, composta
                                                                    dalla moglie Maria Teresa Comoletti e da tre figli, Gian-
                                                                    carlo, Vincenzo e Franca, l’aiutante di battaglia Di Biasi
            zione che portarono al ricupero di armi. Arrestato dalle SS  si dedicò completamente ai propri affetti e, molto pro-
            sopportava con stoica fierezza la detenzione nelle carceri  babilmente, anche alla benemerita Associazione Nazio-
            di via Tasso e, resistendo alle sevizie che fecero scempio del  nale Carabinieri in congedo. Nel 1957 lo troviamo, poi,
            suo corpo, conservava il segreto sulla organizzazione e sui  anche fra gli iscritti alla Sezione di Roma dell’Istituto
            piani del movimento partigiano. Riuscendo a nascondere  del Nastro Azzurro, il nobile Sodalizio che ancora oggi
            la sua qualità di sottufficiale dei carabinieri si salvava  riunisce i decorati al Valor Militare. Qualche tempo
            dalla fucilazione e, riacquistata la libertà, assumeva il co-  dopo, tuttavia la famiglia Di Biasi si trasferì a Napoli,
            mando di una squadra di partigiani con cui prese parte  volendo avvicinarsi sia a Castellabate che a Foglianise,
            alle azioni che portarono alla liberazione di Roma. Roma,  paese natale della signora Maria Teresa. E fu proprio
            settembre 1943 - 4 giugno 1944”. Decorato, poi, con la  nella bellissima Capitale del Sud, ove Costabile aveva
            Croce al Merito di Guerra fu, in seguito, autorizzato a  vissuto l’adolescenza e la gioventù, che l’Eroe della Re-
            fregiarsi del Distintivo d’Onore di Patriota Volontario  sistenza si sarebbe spento in un non meglio precisato
            della Libertà, nonché della qualifica di “Partigiano Com-  giorno dell’anno 1964, appena sessantaduenne. Le sue
            battente”. Il 2 giugno del 1955 si meritò, infine, il con-  precarie condizioni di salute, peggiorate col passare degli
            ferimento della Croce di Cavaliere dell’Ordine al Me-   anni, avevano ceduto purtroppo il passo rispetto a quella
            rito della Repubblica Italiana.                         grande forza di volontà che aveva sin lì animato il co-



             68 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X
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