Page 18 - Notiziario Storico 2024-5
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PAGINE DI STORIA





            stratura, consente di estrarre 14 fotografie che tuttavia  fatale bastonata alla testa del Carretta, non fu mai stabi-
            non sono molto utili poiché gli autori delle azioni più  lito con certezza. Un dubbio che, probabilmente, gli valse
            cruente contro Carretta non sono chiaramente identifi-   l’assoluzione ma che si ravvivò qualche decennio dopo a
            cabili. Ci si basa, allora, sulle testimonianze degli ufficiali  seguito dell’intervista rilasciata da Giuseppe De Santis
            e degli agenti in servizio di ordine pubblico. L’esame  a Tullio Kezich, pubblicata il 18 novembre 1996 sul
            del filmato, invece, consente di coinvolgere nell’inchiesta  Corriere della Sera in occasione della proiezione della
            Maria Ricottini, la frascatana, indagata per i fatti dal  copia restaurata del film Giorni di gloria di Luchino Vi-
            Tenente Ezio Taddei, comandante della Compagnia Ca-     sconti al Festival Cinema Giovani di Torino. De Santis
            rabinieri di Frascati. Alcuni testimoni la indicano come  affermò: «Le scene le girammo io, Luchino Visconti e Mar-
            una delle protagoniste delle percosse e, in tal senso,  cello Pagliero […] Luchino sguinzagliò un operatore che
            ancora il Vice Brigadiere De Lucia testimoniò di aver   filmò tutte le fasi del linciaggio. Per conto mio, sono quasi
            nitidamente udito che la donna, dopo aver strappato     certo di aver visto in “Giorni di gloria” [al tempo della sua
            una ciocca di capelli dalla testa del Carretta, aveva urlato  uscita nel novembre 1945] un'inquadratura tremenda, in-
            «perché non l’ammazzano?». Il Tenente Vescovo ha un     dimenticabile: un totale di Carretta già brancolante nelle
            ruolo di primo piano anche nelle indagini su un altro   acque del Tevere, con la folla inferocita che si sporge dai pa-
            degli imputati, Carlo Arconti, bagnino presso lo stabili-  rapetti e qualcuno che gli assesta una botta in testa con un
            mento sul Tevere nei pressi di ponte Cavour. È il barca-  remo, sporgendosi da un barcone. C’era questa scena nel film?
            iolo che, secondo l’accusa, colpì Carretta con un remo  O me la sono inventata?». Chiede Kezich: «e come mai il
            mentre stava fluttuando da una sponda all’altra cercando  totale di Carretta nel fiume non c’è più?». De Santis: «Non
            di trovare riparo e scampo dai suoi aguzzini. Il Tenente  saprei dirtelo, qualcuno in seguito l’avrà tagliato». Il mistero,
            Vescovo, seppur in un quadro indiziario ancora non      se mai tale sia stato, non è stato risolto.
            molto solido, lo arresta l’8 aprile 1945. Interrogato, nega  Oltre a Sagna, Ricottini e Arconti, vengono raccolti
            ogni addebito, ma le contraddizioni in cui incorrerà in  indizi di colpevolezza anche a carico di altri due prota-
            seguito e l’inverosimiglianza del suo racconto ribadita  gonisti del linciaggio: Romeo Recchi ed Ezio Tomei. Il
            in un secondo interrogatorio, gli costeranno il rinvio a  primo fu l’ultimo degli imputati ad essere identificato
            giudizio. Che Arconti sia stato effettivamente l’autore  grazie alle fotografie ricavate dal filmato di Visconti. È
            di un tentativo di salvataggio o il torvo esecutore di una  ancora una volta decisiva la testimonianza del Tenente


































            18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX
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