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PAGINE DI STORIA
presidiando. Uno degli assalitori riesce ad aprirla
ed a cavare Carretta dalla vettura. Vescovo se ne
accorge e ritorna sui suoi passi. Blocca l’azione
ma Carretta si ritrova metà fuori e metà dentro
l’auto. La testa e le spalle penzolano dalla vettura
e alcuni prendono a calci il capo insanguinato.
Vescovo è sempre più in difficoltà ed è pressoché
solo; gli agenti e i carabinieri che erano con lui si
sono dispersi, trascinati dalla folla, risucchiati come
in un gorgo in altri punti della piazza. Riesce a
scorgere un vigile urbano a portata di voce e gli
ordina di andare a richiedere l’intervento dei dieci
carabinieri a cavallo che, agli ordini del Tenente
Luciano Stermini, si trovano a presidiare la rampa
destra del palazzo. Il drappello giunge a fatica sul
posto e si pone a difesa del taxi. La manovra dei
facinorosi consente di ricollocare sui sedili poste-
riori il Carretta. Tuttavia, invece di intimorirsi per
la presenza dei cavalli, i più baldanzosi ripartono
all’assalto. Si infilano sotto le pance dei quadrupedi
disarcionando qualche carabiniere. Tale è la vigoria
dell’azione che il Tenente Stermini si convince a FRONTESPIZIO DELLO STATO DI SERVIZIO
sguainare la sciabola e sta per ordinare ai suoi uo- DI GIOVANNI BATTISTA VESCOVO
mini di caricare la folla per disperderla. Ma poi ci
ripensa. Nel mentre, il Tenente Vescovo tenta disperata- tavia, mentre il corpo sta per essere deposto sul mezzo,
mente di difendere Carretta dalla calca. Pone a protezione l’autista scappa spaventato dalla folla. Vescovo è caparbio
dell’auto alcuni carabinieri che, nel frattempo, visto l’ar- oltre ogni immaginazione. È esausto, ma ha ancora forze
rivo dei cavalli, si sono riportati al taxi. L’ufficiale, invece, sufficienti per un ultimo, disperato tentativo. Fa deporre
raggiunge un’automobile della Questura ferma sul Lun- Carretta a terra e lo fa presidiare da alcuni agenti. Poi
gotevere. Con molta forza di persuasione convince l’au- corre in direzione dell’ingresso del palazzo di giustizia a
tista a muovere l’auto. Sale sul predellino con l’idea di ricercare l’ennesima autovettura. Nell’allontanarsi, sente
trasbordare Carretta da una vettura all’altra però, mentre la folla urlare «al fiume, ammazziamolo». Sempre gli stessi
si avvicina al taxi, l’autista si dilegua con la macchina giovinastri si impossessano del corpo. Vescovo si rende
spaventato dalla collera degli agitatori. Vescovo non re- conto che, a questo punto, nulla può fare. È troppo di-
cede. Scorge una camionetta dell’esercito inglese con a stante e non riesce più a insinuarsi tra la folla divenuta
bordo un soldato. Gli chiede aiuto e, mentre il britannico troppo fitta e sempre più ostile. Da questo momento
si sta portando sul posto, Vescovo lo anticipa; ma si non ci sarà più alcun carabiniere o agente a frapporsi tra
ritrova con gli assalitori che hanno avuto ragione degli la folla e Carretta il quale non viene in realtà trasportato
agenti e stanno nuovamente brutalizzando il corpo di al Tevere. Ci sono delle rotaie che segnano il tracciato
Carretta. L’Ufficiale ancora non si dà per vinto. Riunisce del tram che sta per sopraggiungere da via Ulpiano. Chi
in un ennesimo tentativo quei pochi agenti e carabinieri ha tra le mani il corpo pensa di distenderlo sui binari. Il
ancora lì nei pressi, riesce ad appropriarsi di Carretta, tram viene bloccato; al tramviere, Angelo Salvatori, è
ormai in stato comatoso e, sollevatolo con le braccia, ordinato di continuare la marcia per stritolare Carretta.
tutti si dirigono verso la jeep inglese. Sembra fatta. Tut- Salvatori rifiuta decisamente e, per impedire che al suo
14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX