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PAGINE DI STORIA
CARUSO ASCOLTA LA SENTENZA CHE LO CONDANNA ALLA PENA DI MORTE
st’ultima concessagli per «l’arditezza» dimostrata in molti l’ufficiale s’impossessa del corpo quasi esanime. Aiutato
combattimenti in Africa settentrionale fino al 25 no- dai carabinieri e da alcuni agenti, fende la folla come se
vembre 1941. Promosso al grado di Tenente, era rientrato stesse trasportando un fagotto, e raggiunge un taxi ab-
in Patria e l’8 novembre 1942 aveva assunto il comando bandonato. Carretta viene coricato sui sedili posteriori
della Tenenza di Roma Aurelia. L’8 settembre 1943 si mentre un agente tenta vanamente di far partire l’auto. I
era dato alla macchia ed era entrato a far parte, come conati del motore sollecitano il fervore degli aggressori
partigiano combattente, del Fronte militare clandestino che si erano sopiti per qualche istante, sicché un nugolo
di resistenza dei carabinieri, la cosiddetta “banda Caruso”. di giovinastri contrattacca. L’auto è accerchiata; taluni
Liberata Roma dagli americani, il 1° luglio 1944 era montano sul cofano, altri provano a sfilare il corpo dal-
stato assegnato alla Tenenza di Roma Viminale e il 9 l’abitacolo. Il Tenente Vescovo è lì, in mezzo, strattonato
ottobre 1944 aveva assunto il comando della Tenenza di e malconcio. A un certo punto domanda ad un ragaz-
Roma San Pietro, nel cui territorio di competenza è si- zaccio perché si affanni, così scalmanato, a picchiare e
tuato il palazzo di giustizia. Quando inizia il processo a malmenare un povero inerme. Riceve una risposta in-
Caruso ha 25 anni e sono trascorsi appena 9 giorni dalla quietante: «e che ne so io? Menano gli altri e meno pure io».
sua nomina a Comandante della Tenenza. Naturalmente, Un altro giovane, armato di un coltello, si avvicina alla
quel 18 settembre, il Tenente Vescovo è in servizio al vettura per tagliarne gli pneumatici, ma Vescovo lo per-
Palazzaccio e presto viene coinvolto nei disordini. Riesce suade a deflettere dal gesto. La situazione, che sembra
a raggiungere il punto in cui Carretta, semi spogliato degenerare, entra invece nuovamente in stallo. È chiaro
dei vestiti, giace tramortito sull’acciottolato all’esterno che la macchina, circondata, non può partire. Vescovo si
del palazzo, sul Lungotevere. Ora il pestaggio subisce è spostato davanti al taxi per cercare di convincere gli
una pausa e con il Tenente Vescovo sono sopraggiunti esagitati ad allontanarsi. Così facendo, però, ha perso il
alcuni carabinieri. Profittando dell’indugio degli assalitori, contatto con la portiera posteriore del mezzo che stava
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX 13