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PAGINE DI STORIA
80 per i parenti delle vittime delle fosse ardeatine) da Vi transitano, dunque, i membri della Corte, il presi-
contrarre al massimo lo spazio per i non invitati. dente Lorenzo Maroni, consigliere di Cassazione e il
In una relazione del Comandante della Legione territo- pubblico ministero Berlinguer; poi anche Amedeo
riale dei carabinieri di Roma, Tenente Colonnello Carlo Strazzera Perniciani, membro del CLN romano, nuovo
Perinetti, inviata al Ministero dell’Interno, si legge: «fin direttore di Regina Coeli, che giunge al palazzo di giu-
dalle ore 7 un’enorme folla andò adunandosi intorno al Pa- stizia assieme al dottor Donato Carretta, suo predeces-
lazzo di Giustizia e nei corridoi del palazzo stesso preten- sore fino al luglio 1944. Entrambi sono testi a carico
dendo di penetrare nell’aula il cui accesso era riservato a dell’imputato Caruso.
persone munite di appositi biglietti». Nel frattempo, la gente sempre più si accalca. È delusa.
L’ordine pubblico è assicurato da una forza composita Accetta in silenzio che si lascino passare i parenti delle
di circa 450 uomini che va a puntellare le entrate stabilite vittime delle fosse ardeatine, tra cui spiccano molte
per l’accesso. Piazza Cavour è presidiata da dieci guardie donne vestite a lutto. Ma osserva con risentimento e
di pubblica sicurezza e da dieci carabinieri a cavallo che con qualche rumorosa protesta la lunga fila di persona-
a un certo punto vengono ricollocati davanti al cancello lità, alti burocrati, magistrati e relativi congiunti, a cui è
che si affaccia sul Lungotevere dove si sta maggiormente stato concesso il privilegio dell’invito. Verso le 8,45,
concentrando la pressione della folla. Gli altri lati del- circa 250 persone si pigiano davanti al cancello di via
l’edificio sono sorvegliati da 90 uomini agli ordini del Ulpiano. I più, incoraggiati dall’azione di un’avanguardia
commissario capo Alessandro Borgomanero. Gli accessi che è riuscita a scavalcare il cancello, ad un certo punto
al tribunale sono tre: i due principali, quelli del Lungo- forzano il blocco. E in quel pertugio, che man mano si
tevere e di piazza Cavour, riservati al pubblico e agli dilata, si incunea la folla che ora ha libero accesso su
addetti agli uffici giudiziari; quello laterale di via Ul- per le scale percorse in tutta fretta. Scoppia un enorme
piano, meno presidiato, è destinato a giudici e autorità. tumulto alimentato dalla concomitante moltitudine la-
CARUSO DAVANTI ALLA CORTE