Page 7 - Notiziario Storico 2024-5
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PAGINE DI STORIA
IL QUESTORE PIETRO CARUSO
sociale che si alimenta di un crescendo continuo di sen-
timenti di animosità e di vendetta. Il 4 settembre, il Pre-
sidente dell’Alta Corte, Lorenzo Maroni, aveva scritto
al Questore di Roma, Enrico Morazzini (che da Ispettore
Generale di polizia della Real Casa, aveva collaborato
con i Carabinieri all’arresto di Mussolini) riferendo che
«quotidianamente pervenivano i segni di un’attesa piena di
impazienza, di fermento e di minaccia». Il monito dell’au-
torevole magistrato, nondimeno, doveva far di conto con
l’entità e il sentimento generale delle forze di polizia
presenti in quel momento a Roma che il Capo della Po-
lizia, Luigi Ferrari, gravemente illustrava in un rapporto
del 1° settembre indirizzato al Presidente del Consiglio.
L’alto funzionario riportava una situazione allarmante e
precaria: il Corpo della P.S. era in grave crisi; l’Arma dei
Carabinieri non aveva ancora ricompattato i suoi ranghi;
il Corpo degli Agenti era «in istato di disgregazione». Ad
ogni buon conto, il 6 settembre il Questore aveva ema-
nato una circolare in cui segnalava agli uffici dipendenti
il clima di febbrile effervescenza che circondava il pro-
Perché ai romani, più del sordido Caruso e dell’abiezione cesso a Pietro Caruso, ragione per cui era da attendersi
che aveva ispirato le azioni dei suoi sgherri, interessava un’eccezionale affluenza di pubblico.
un fatto in particolar modo, uno solo. Quello che gli Alle sei del mattino, deambulando a fatica sulle stampelle,
aveva lacerato lo spirito e il morale, sofferenti di una Pietro Caruso sale sul cellulare assieme al coimputato
ferita già insanabile inferta il 24 marzo alle fosse ar- Occhetto, brigadiere della milizia portuaria, suo segretario
deatine. Perché Caruso era adesso imputato dall’Alto particolare. La destinazione è il Palazzaccio.
Commissario Berlinguer di aver consegnato «il 24 marzo Quantunque l’inizio dell’udienza sia fissato per le 9,00,
1944 al comando militare tedesco 50 detenuti politici e co- fin dalle 7,00 il pubblico è affluito. Alle 7,30 circa, la
muni affinché fossero sottoposti ad esecuzione sommaria dal gente si accalca in gran numero ai cancelli sebbene solo
comando stesso quale atto di rappresaglia indiscriminata un ristretto numero di persone sia ammesso in aula.
conseguente all’attentato di via Rasella; attuando reiterate Vengono chiusi, allora, gli accessi e si lascia entrare solo
razzie ed arresti arbitrari di liberi cittadini poi consegnati chi è munito di biglietto di invito. Il luogo scelto per la
ai tedeschi per il servizio del lavoro; violando la extrater- celebrazione del processo è l’aula magna della Cassazione,
ritorialità della basilica di San Paolo al fine di trarre in impreziosita dagli affreschi di Cesare Maccari, adibita
arresto ufficiali ed altri cittadini che vi si erano rifugiati normalmente alla cerimonia d’apertura dell’anno giudi-
per esimersi dall’adempimento di obblighi ad essi imposti ziario, assolutamente inadatta a ospitare un tribunale di
dai tedeschi e dal governo fascista repubblicano». Con l’ex giustizia. Avendo confuso il processo con una cerimonia,
questore è alla sbarra per gli stessi reati il suo stretto sono stati riservati ad invitati di alto rango molti posti
collaboratore Roberto Occhetto. nelle tribune e nell’aula. È stato poi distribuito un numero
Il processo cade, dunque, in un clima di forte tensione così scriteriato di inviti (oltre 200 per autorità e stampa;