Page 63 - Notiziario_2024-2
P. 63

CARABINIERI DA RICORDARE






                          LA CATTURA E LA DEPORTAZIONE DEL MAGGIORE CHIAFFARELLI

            Nei primi mesi del 1944, molte personalità di spicco    soldati tedeschi per arrestarlo. Compresa subito la si-
            della struttura clandestina lombarda furono scoperte ed  tuazione, Clodomiro sollecitò più volte il padre a scap-
            arrestate, tra le quali Parri e Zambon, e nella stessa pri-  pare, ma il comandante rimase fermo al suo posto, men-
            mavera lo saranno anche Valdora e Benedetto. Pertanto,  tre i soldati imbracciavano le armi ed un ufficiale delle
            avvertendo l’incombente pericolo, il maggiore si pre-   SS, avvicinatosi, lo induceva a salire sulla vettura, con
            murò di trasferire la moglie e l’adolescente figlio Vittorio  relativo riguardo. Fu eseguita altresì una minuziosa per-
            presso alcuni parenti di Milano, rimanendo nel Sicco-   quisizione alla ricerca di materiale bellico, con esito ne-
            mario assieme al figlio Clodomiro, che lo coadiuvava.    gativo. Clodomiro non poté far altro che assistere pas-
            La presenza nella cascina Carnevala del comandante      sivamente, seguendo con lo sguardo l’auto allontanarsi,
            dei carabinieri di tutta la provincia di Pavia (come riferito  con a bordo il padre.
            anche da Clodomiro Chiaffarelli) farà del luogo un im-  Rimasto solo in cascina, alcuni giorni dopo, Clodomiro
            portante punto di riferimento, un centro di comando     vide sopraggiungere il Tenente Mario Benedetto, che
            clandestino della Resistenza nel pavese.                conosceva, vistosamente zoppicante e malconcio. Dopo
            Il 6 giugno 1944, il comandante accolse con vivo entu-  averlo soccorso e accompagnato in casa, corse a chiamare
            siasmo la notizia dell’avvenuto Sbarco in Normandia     il dottor Ruozzi. Il tenente era stato catturato dai tede-
            degli  eserciti  alleati,  arrecatagli  in  cascina  dal  dottor  schi e mentre veniva deportato in Germania, prima del
            Cesare Ruozzi, il fidato medico del paese. Purtroppo,    confine, era riuscito a gettarsi dal treno in corsa, procu-
            non sarà affatto lieta la giornata dell’8 giugno successivo,  randosi varie contusioni e l’amputazione di tre dita del
            quando  alla  Carnevala  entreranno  gli  automezzi  dei  piede sinistro. Era giunto a Pavia faticosamente, cer-













































                                           MILANO, CARCERE DI SAN VITTORE  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IX  63
   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67   68