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CARABINIERI DA RICORDARE
“I carabinieri rimasero al loro posto pur
nel tragico volgere degli eventi, ubbidendo
al richiamo del dovere che imponeva loro
di non abbandonare le popolazioni al
disordine ed al caos, adoperandosi ovunque
a mantenere la calma, per evitare
o mitigare le rappresaglie tedesche che
si erano annunciate di estrema severità”
sto in uno stato d’angoscia. Il giorno dopo i soldati te- la funzionalità delle caserme e adempiere ai compiti
deschi erano già a Voghera e nell’Oltrepò, il 10 saranno istituzionali, per quanto la grave situazione lo potesse
a Pavia e nelle principali località della provincia, assu- consentire. A tal proposito, in un documento del 21 lu-
mendo rapidamente il controllo degli obiettivi più im- glio 1945, il comandante della ricostituita Legione di
portanti. I militari italiani iniziarono a sbandarsi e ad Alessandria, Tenente Colonnello Andrea Boni, nel rias-
abbandonare le caserme; la maggior parte di quelli ri- sumere le vicende territoriali dopo l’8 settembre 1943,
masti, o rintracciati, si ritroverà presto deportato in così si esprimeva: “i carabinieri rimasero al loro posto pur
Germania. In quei giorni, analoga sorte spetterà a Mi- nel tragico volgere degli eventi, ubbidendo al richiamo del
lano e tante altre città. Nel frattempo, i gerarchi ripren- dovere che imponeva loro di non abbandonare le popola-
deranno la direzione amministrativa della comunità e, zioni al disordine ed al caos, adoperandosi ovunque a man-
al Broletto, riattiveranno la sede della federazione del tenere la calma, per evitare o mitigare le rappresaglie te-
partito, mentre, con la liberazione di Mussolini, veniva desche che si erano annunciate di estrema severità”.
annunciata la costituzione del nuovo Stato fascista nel- Ai carabinieri di Pavia, come in altri luoghi, fu con-
l’Italia Centro-Settentrionale, in contrapposizione a sentito di continuare a svolgere le proprie funzioni di
quello sabaudo, che aveva trasferito il proprio governo polizia, con la pretesa di collaborare nelle ricerche dei
da Roma a Brindisi. Le condizioni dei carabinieri in renitenti alla leva e dei soldati inglesi fuggiti dai campi
servizio in tutti i territori occupati dalle forze nazifasciste di prigionia, appesantendo il fardello del comandante
furono sostanzialmente analoghe e, nonostante il diso- Chiaffarelli e di tutti i reparti dipendenti distribuiti
rientamento generale, i reparti continuarono a garantire nella provincia.
58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IX