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CARABINIERI DA RICORDARE
“Quattro bande,
di circa 50 uomini
nedetto Corippo, il Carabiniere Francesco Porta, audace
e instancabile messaggero tra le formazioni partigiane,
e lo stesso figlio Clodomiro, ventunenne, studente uni- ciascuna, inquadrate
versitario. Valdora, già in servizio a Milano e diretto
collaboratore di Parri e Zambon, con la soppressione prevalentemente da
dell’Arma nei territori occupati aveva simulato il giu-
ramento alla repubblica di Salò, riuscendo a farsi asse-
gnare il comando del presidio esterno di Pavia della elementi dell’Arma e
costituita guardia nazionale repubblicana, al fine di ope-
mandante Chiaffarelli. Benedetto, invece, dal 5 dicembre composte da persone
rare clandestinamente nella zona e coadiuvare il co-
1942 era alla guida della Tenenza di Pavia, dislocata
nella stessa caserma del comando di Gruppo. Destinato di ogni ceto e
sul fronte francese e catturato dai tedeschi dopo l’ar-
mistizio, riuscì ad evadere unendosi ad una locale for- condizione, senza
mazione di patrioti del “Maquis”. Rientrato, Benedetto
sarà attivo nella Resistenza e, assieme a Valdora, colla-
borerà ottimamente il Maggiore Chiaffarelli, anche nel colore politico...”
recupero di un notevole quantitativo di armi, che sa-
ranno destinate alle formazioni partigiane dell’Oltrepò Tanti i collaboratori
pavese e dell’alessandrino. Di particolare rilievo fu il
ruolo svolto da Corippo nell’organizzazione clandestina. del Maggiore
Comandante della Stazione Carabinieri di Pavia Borgo
Ticino, Corippo rifiutò decisamente il giuramento alla
repubblica sociale italiana e, pertanto, si allontanò dalla Chiaffarelli: i Tenenti
caserma. Tuttavia, pur essendo originario del canavese,
neanche il maresciallo abbondonerà il proprio territorio Sergio Valdora e
di competenza, trasferendosi con la famiglia (la moglie
e quattro figli) nella cascina Orologio di Travacò Sicco-
mario, a ridosso della boscaglia e a poca distanza sia Mario Benedetto,
dalla cascina Carnevala (dove si era stabilito il diretto
superiore) che dalla confluenza dei fiumi. Corippo rice- nonché il Maresciallo
veva nottetempo le visite del Carabiniere Caraffa (attivo
nella Resistenza areale) e si occupava anche della cu-
stodia delle armi, che fortunatamente non furono rin- Maggiore Benedetto
venute nel corso di una pericolosissima perquisizione,
eseguita nottetempo nella primavera 1944, dai soldati Corippo, il Carabiniere
tedeschi e da elementi della milizia fascista. Sarà pro-
prio Corippo a guidare i Carabinieri il giorno della Francesco Porta
Liberazione di Pavia.
62 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IX