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PAGINE DI STORIA
da Imperia. Si trattava di una pregressa conoscenza
del controspionaggio: il suo nome era noto fin dal
1926, epoca in cui venne iscritto nei Registri di fron-
tiera per controllare le sue uscite ed entrate nel Regno.
Il passo successivo fu quello di verificare il contenuto
della busta con il metodo semplice ed efficace allora
in uso, ovvero l’utilizzo di vapore proveniente dalla
bollitura di acqua, per separare i lembi incollati. E qui
non mancò la conferma dei sospetti. Un vero e proprio
questionario, con richieste di notizie e documenti ri-
servati relativi alla Regia Marina. Ma la Agliardi –
chissà, forse sospettosa – non ritirò la busta dai cara-
binieri premurosamente richiusa e riconsegnata al por-
tiere. Ebbe però l’imprudenza di riferire a questi che,
se vi era una busta per “di Sardagna”, ebbene poteva
essere direttamente rispedita all’Hotel Cedi di Nizza.
Ora il collegamento tra la richiesta di avere notizie ri-
servate, il mittente di queste (chiunque esso fosse dalla
Costa Azzurra) e la Agliardi era palese. Seppure la
lettera non fosse stata ritirata, pareva senz’altro ne-
cessario iniziare il pedinamento di quella donna gravata
di sospetti, che la notte stessa del 23 novembre riprese
il treno per Genova, ove era attesa da un uomo che
poi risulterà il suo compagno di vita, l’anziano avvocato
Vittorio Amadeo, con il quale si recò ad Imperia, loro
CLARA PETACCI, AMANTE DI BENITO MUSSOLINI TRA IL 1937 E IL 1943, luogo di residenza. Non ci volle molto per accertare
AUTRICE DI DIARI RECUPERATI E CONSERVATI PRESSO
L’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO che anche l’avvocato era stato indiziato di esercitare
lo spionaggio, tanto che anche a suo nome era stato
binieri a norma dei vigenti regolamenti erano impegnati impiantato nel 1926 apposito fascicolo perché fosse
nel servizio di “Polizia Militare e Controspionaggio”, sorvegliato. E sospetto fu l’ulteriore viaggio che i due
ed alla squadra del Capitano Frignani giunse una par- compirono il 10 dicembre successivo, quando si reca-
ticolare segnalazione verso la fine di novembre del rono nella vicina Francia, per rientrare il giorno suc-
1932: presso la portineria dell’Hotel Eden, in via Lu- cessivo ad Imperia. Ma quando il 30 dicembre en-
dovisi a Roma, giaceva una lettera proveniente dal trambi partirono per Roma prendendo alloggio nella
Principato di Monaco per tale “di Sardagna”, che nes- Pensione S. Cecilia, il Capitano Frignani comprese
suno provvedeva a ritirare. E in albergo non vi erano, che il cerchio si stava stringendo e qualcosa di impor-
e non era previsto dovessero giungere, ospiti con quel tante, proprio a cavallo delle festività di fine anno sa-
cognome. Il capitano ed i suoi uomini agirono presto: rebbe accaduto. Il pedinamento della coppia consentì
scorsero la lista dei clienti e verificarono che l’hotel subito ai carabinieri di aggiungere un nuovo tassello
accoglieva in quei giorni Camilla Agliardi, proveniente al quadro che si veniva formando. Erano le 19 di quello
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII