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PAGINE DI STORIA






                   Il Tenente Colonnello Giovanni Frignani,



                           nato a Ravenna l’8 aprile 1897, fu


                  trucidato – insieme ad altre 334 persone,


                         11 delle quali appartenenti all’Arma



                           dei Carabinieri – il 24 marzo 1944


                           nell’eccidio delle Fosse Ardeatine.



                È stato decorato, oltre che di una medaglia


                di bronzo al V.M. per la sua partecipazione


                      alla I Guerra Mondiale, della Medaglia



                                   d’Oro al V.M. alla memoria








            della Francia. Egli in precedenza, fin dal 1926, eserci-  fiche di documenti, circolari, la classificazione del Re-
            tava lo spionaggio assieme al proprio fratello France-  gio Naviglio, una relazione dello S.M. sul servizio delle
            sco,  impiegato  di  Dogana  a  Piombino  ed  aspirante  comunicazioni datato primi mesi 1928, pubblicazioni
            giornalista nonché corrispondente per alcuni giornali   relative ai Capitolati d’onere riferentisi alle Unità Tipo
            francesi di Nizza, al quale forniva documenti e notizie  Navigatori e Tipo Aosta), nel secondo tutte le notizie
            sottraendoli dal proprio ufficio e da quello dei colleghi  verbali comunicate alla Agliardi, e nel terzo le notizie
            del Ministero della Regia Marina, e che questa attività  richiestegli dalla Agliardi, che lui non aveva voluto o
            durò sino all’epoca della morte del fratello, avvenuta  più realisticamente potuto fornire. Vi erano sufficienti
            nel dicembre 1930. Quindi la Agliardi – che del fra-    fonti di prova per rinviare a giudizio tutti e tre i pro-
            tello  era  l’amante  -  lo  contattò  personalmente  e  lo  tagonisti della vicenda. Traviglia in dibattimento con-
            convinse  a  continuare  la  collaborazione,  che  riprese  fermò  quanto  già  confessato  al  Capitano  Frignani,
            nell’autunno del 1931. Traviglia rilasciò ai carabinieri  ammettendo  di  aver  ricevuto  ventiduemila  lire  che
            che lo interrogavano tre elenchi scritti di suo pugno:  l’Ufficio Informazioni francese gli mandò per il tramite
            nel primo specificò tutti i documenti da lui consegnati  della donna, e anche una macchina fotografica per la
            prima al fratello Francesco e poi direttamente alla su-  riproduzione dei documenti, quella trovatagli indosso
            bentrata Agliardi (ivi compresi riproduzioni fotogra-   al momento dell’arresto. La Agliardi sminuì la propria



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII  21
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