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PAGINE DI STORIA
IL GENERALE FILIPPO CARUSO (NELLA FOTO IN UNIFORME
DA MAGGIORE) DOPO L'ARMISTIZIO DELL'8 SETTEMBRE
1943, AVVALENDOSI DEL SUO CARISMA, ORGANIZZÒ IN
REPARTI I CARABINIERI SBANDATI COORDINANDOLI
NELLA LOTTA DI RESISTENZA IN ROMA E NELLA LOTTA
CLANDESTINA IN TUTTA L'ITALIA OCCUPATA DAI TEDESCHI
ripercorse il rocambolesco recupero – mentre era na- nista una quindicina di anni prima, quando con il grado
scosto in casa Hoehn e da lì forniva direttive ed indi- di Capitano, affiancato dal Tenente Smecca, dal Mare-
cazioni - dei diari scritti da Claretta Petacci, che di sciallo Pasta e dal Brigadiere Pierotti, avevano arrestato
Mussolini fu amante tra il 1937 ed il 1943, sequestrati e condotto avanti al Tribunale Speciale per la Difesa
alle sorelle Petacci nell’agosto del 1943 ed a lui conse- dello Stato tre spie italiane operanti per conto del Deu-
gnati dai superiori una prima volta e frettolosamente xieme Bureau, il servizio di informazioni militari fran-
sotterrati nel giardino della caserma di Viale Liegi, e cese impegnato nella raccolta di notizie sullo stato delle
dopo varie vicissitudini giunte all’Archivio Centrale truppe nemiche.
dello Stato, ove sono conservati. E come molte storie di spionaggio, anche quella non
E magari ripensò, con un sorriso, l’ultimo, a quella in- mancò di presentare aspetti intriganti, a partire dal
dagine di controspionaggio che lo aveva visto protago- modo con la quale emerse l’attività spionistica. I cara-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII 17