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PAGINE DI STORIA
reazione di fuoco tennero a distanza il nemico sino al
giorno seguente. Alle prime luci dell’alba, i ribelli ap-
piccarono il fuoco intorno all’edificio costruito preva-
lentemente in legno. Pur continuando nell’accanita di-
fesa, Carabinieri e Finanzieri cercarono con ogni mezzo
di circoscrivere le fiamme. Tentativo che risultò vano.
Il fuoco si propagò dapprima sulle pareti dell’edificio
fino a raggiungere il tetto che rovinò addosso ai militari
che, però, tentarono un’ultima possibilità; aprirono un
foro nel pavimento e uno alla volta, sotto l’intenso fuoco
avversario, cercarono di calarsi al piano inferiore investito
anch’esso dalle fiamme. Nell’alternativa di morire bru-
ciati o di offrire il petto a sicura morte, carabinieri e fi-
nanzieri decisero per quest’ultima possibilità. Buttarono
nel fuoco i moschetti, e armati della pistola e delle
IL CARABINIERE SEBASTIANO CAPELLO
IL CAPITANO GIUSEPPE BENVENUTI
caserma sussidiaria della Regia Guardia di Finanza. Per
tutto il giorno carabinieri e finanziari resistettero stoi-
camente fino alla fine delle munizioni. Soltanto allora
le preponderanti forze nemiche riuscirono a penetrare
all’interno dello stabile ove senza pietà infierirono sui
corpi dei carabinieri e dei finanzieri. Frattanto, dall’altra
parte della città, i militari dell’Arma agli ordini del Vice
Brigadiere Tasselli continuarono a resistere. Ironia di
una tragica sorte ad essi si unirono, per la comune difesa,
un nucleo di uomini della Regia Guardia di Finanza,
sorpresi anch’essi allo scoperto. Verso le ore 13.00, la
Stazione venne completamente circondata. Tuttavia,
Carabinieri e Guardie non si scoraggiarono e con viva
12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII