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PAGINE DI STORIA
In Montenegro
il reparto fu posto
primo luogo si adoperarono per far rientrare nelle
città d’origine croati, serbi e macedoni, che si erano alle dirette
rifugiati in Montenegro nei giorni della capitolazione
della Jugoslavia. Particolare attenzione fu dedicata al
recupero delle armi e delle munizioni abbandonate. dipendenze dell’Alto
Nella circostanza furono raccolti circa 20.000 fucili a
500 armi automatiche. Un ulteriore quantità di ma- Commissario Civile
teriale da guerra venne consegnato agli artificieri della
Divisione Messina. L’attività dell’Arma fu rivolta an-
che al rintraccio dell’oro della ex Banca Nazionale e venne articolato
Jugoslava, che era stato trasportato da Belgrado a
Cettigne e nascosto da un ufficiale serbo. A compi- in Compagnie,
mento di complesse indagini, la squadra investigativa
del reparto riuscì a rintracciare e recuperare 49 casse.
Le stesse, a cura dell’Alto Commissario per il Mon- Tenenze e
tenegro, furono inviate a Roma.
Il ritrovato clima di riappacificazione consentì di con- Stazioni, emulando
vocare un Assemblea Costituente che avesse quale scopo
quello di gettare le basi per un nuovo “Stato Autonomo il dispositivo
del Montenegro”. L’organismo si riunì il 12 luglio a Cet-
tigne e vide la partecipazione degli esponenti della vec-
chia tendenza separatista montenegrina e degli Ufficiali territoriale dell’Arma
italiani (tra cui il Tenente Colonnello Tommaso Gan-
dini), delegati dall’Alto Commissario. in Patria
Ovviamente, la creazione di uno “Stato Autonomo del
Montenegro” minacciava direttamente le mire del nemico
in quell’area geografica. L’esercito slavo, riorganizzato
in bande e squadriglie armate, a partire dal 13 luglio
iniziò una violenta controffensiva con attacchi proditori L’attività di Compagnie, Tenenze e Stazioni fu molto
contro le nostre truppe. Gli assalti si stesero su tutto il intensa e diretta a tutelare, innanzitutto, la popolazione
territorio del Montenegro; dalle immediate vicinanze civile. Numerose furono le attestazioni di affetto che i
di Cettigne, a Gorica, fino a coinvolgere gli altri centri carabinieri riscossero ovunque (a Cettigne, come a Pod-
minori. Tutti i reparti territoriali dell’Arma, dislocati gorica e a Plevje). Fra i tanti episodi di rilievo che si ve-
sul territorio del Montenegro, furono coinvolti nella rificarono in quei tremendi mesi si rievocano, per brevità,
guerriglia. Ufficiali, sottufficiali e carabinieri furono solo i fatti di Berane. In tale località, i carabinieri effettivi
chiamati a svolgere contestualmente sia compiti connessi presso il Distaccamento principale o impiegati nei vari
alle operazioni militari sia quelli relativi al manteni- posti fissi di quel circondario, furono decimati dal ne-
mento dell’ordine e della sicurezza pubblica. mico. L’episodio principale si consumò tra il 15 e il 18
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII 9