Page 11 - Notiziario Storico 2023-3
P. 11

CARICA DEI CARABINIERI A PASTRENGO, OLIO SU TELA DI VINCENZO GIACOMELLI (MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO DI TORINO)


            il ritardo con cui venne iniziato l’attacco a Pastrengo  valle del Tione. La colonna di destra, agli ordini del
            dipese da questo e non tanto dalla necessità di assistere  Generale Mario Broglia con 5.069 uomini e 8 cannoni,
            alla S. Messa da parte del re Carlo Alberto, come una   doveva muovere da S. Giustina di Palazzolo verso nord
            certa bibliografia mette in evidenza.                    per attaccare le alture di poggio Croce, poggio del Te-
            Il Generale De Sonnaz, comandante del II Corpo d’Ar-    legrafo e poggio Pol a sud est di Pastrengo. Infine, la
            mata, ignaro delle nuove disposizioni, convocò i suoi   colonna di sinistra, al cui comando aveva il Generale
            luogotenenti all’alba convinto di dover dare esecuzione  Giovanni Battista Federici con 5.139 uomini e 8 pezzi,
            al piano originario e solo quando venne informato del   proveniente da Colà aveva il precipuo obiettivo di at-
            nuovo dispositivo adottò tutte le contromisure del caso.  taccare Piovezzano.
            Gli ordini elaborati nella notte presupponevano l’at-   Completavano il II Corpo d’Armata le riserve schie-
            tuazione dell’offensiva mediante la suddivisione delle   rate a sud di Sandrà.
            forze su tre colonne, composte complessivamente da      Da parte austriaca il Generale Gustav von Wocher, sec-
            13.708 uomini e 26 cannoni (Ved. Alfonso Magro –        cato per gli insuccessi dei giorni precedenti, aveva schie-
            Francesca  Parisi,  Pastrengo. La Casa dei Carabinieri,  rato la sua Divisione forte di 7.228 uomini, 12 cannoni
            Comune di Pastrengo in collaborazione con il Museo      e tre racchette sulle colline di Pastrengo, con in prima
            Storico dell’Arma dei Carabinieri, Redaprint, 2014, p.  linea la Brigata “Wohlgemuth” ed in seconda la Brigata
            57). La colonna centrale, con a capo il Duca Vittorio   “Arciduca Sigismondo”, che poneva il proprio centro
            Emanuele era costituita da 3.500 uomini e 10 cannoni,   nell’abitato di Piovezzano, affidando all’8° Battaglione
            doveva convergere a Pastrengo da Sandrà attraverso la   cacciatori la guardia del ponte gettato a Ponton.



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII  11
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16