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A PROPOSITO DI...
ALLIEVI ZAPTIÈ
moto e tre autocarri, armato di nove fucili mitragliatori, Si chiudeva un’avventura caratterizzata da alterne fortune,
che operò fino alla definitiva ritirata da Alamein, nei e qualche mitizzazione di troppo. Il regime instauratosi
primi giorni di novembre e nel dicembre 1942. in Libia in seguito ebbe molto da recriminare sull’occu-
Questa volta il personale libico dell’Arma in Tripolitania, pazione italiana, che non fu diversa da quelle di altre
a seguito del ripiegamento in Tunisia, ebbe l’autorizzazione potenze coloniali. Non fummo dei bonari e simpatici
a sbandarsi, 150 rimasero a Tripoli per garantire l’ordine colonizzatori, e il personale libico non fu attaccato al
pubblico, 329 furono congedati a domanda, 311 decisero nostro vessillo. Perseguimmo, bene o male, i nostri
volontariamente di seguire le truppe italiane. Con questi interessi nazionali, e il libico che decise di arruolarsi
ultimi l’Italia non fece una bella figura: con un contrordine nelle nostre unità coloniali di massima ricercava un van-
vennero tutti congedati, tranne 45 trattenuti come in- taggio economico. Sicuramente, tuttavia, quelli che
terpreti nelle Grandi Unità del Regio Esercito, mentre fecero parte dell’Arma vennero considerati un’aliquota
nove graduati eritrei furono rimpatriati a disposizione scelta, selezionata, su cui far maggiore affidamento.
del Ministero dell’Africa Italiana. Carmelo Burgio
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VII 59