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CARABINIERI DA RICORDARE








                                                                             AUDACIA, SEMPRE AUDACIA
                                                                               E POI ANCORA AUDACIA

                                                                    L’assalto al carcere di San Giovanni in Monte venne
                                                                    reso noto solo in forma indiretta nella Cronaca di Bo-
                                                                    logna de il Resto del Carlino di sabato 12 agosto, in se-
                                                                    conda pagina (colonna 4ª), in cui la Questura pubblicava
                                                                    un’esortazione ai Detenuti evasi dal carcere di riconse-
                                                                    gnarsi spontaneamente.
                                                                    Un  rapporto  segreto  della  Gestapo sul  Movimento di
                                                                    Resistenza intitolato: Informazioni nel settore della polizia
                                                                    segreta di Stato (Gestapo) nel periodo dall’1 al 15 agosto
                                                                    1944, punto 3: Atti di sabotaggio e terroristici, riferiva:
                                                                    «Il 9 agosto 1944 quindici persone armate di mitragliatori
                                                                    e fucili hanno fatto irruzione in una prigione di Bologna,
                                                                    disarmando i guardiani e liberando 210 detenuti. Una
                                                                    parte di essi ha potuto essere riacciuffata».
                                                                    Oltre ai detenuti politici furono liberati anche i prigio-
                                                                    nieri comuni, sembra allo scopo di creare maggiore con-
                                                                    fusione. Il Prefetto di Bologna, nel rapporto alla direzione
                                                                    generale della polizia, scrisse che facevano parte della
                                                                    squadra partigiana una quarantina di elementi giunti
                                                                    sul posto a bordo di due autocarri con targa tedesca. Il
                                                                    10 agosto il Questore, nel rapporto al governo, ingigan-
                                                                    tiva la cosa, riferendo che i partigiani intervenuti erano
                                                                    70 e che avevano liberato 340 detenuti. L’11 agosto ag-
            ARTICOLO TRATTO DA IL COMBATTENTE DEL 1°SETTEMBRE 1944
                                                                    giungeva che 206 evasi erano stati di nuovo catturati.
            nita dai partigiani travestiti, perché uno di loro parlava  Tra l’inverno 1943 e l’autunno del 1944 molti carcerati
            bene il tedesco, per cui le guardie suonarono nel modo  prelavati da San Giovanni in Monte furono uccisi so-
            convenuto e la porta fu aperta dall’interno. Mentre 4   prattutto al poligono di tiro a segno cittadino e presso
            partigiani restavano fuori di guardia, gli altri 8 entrarono  il cosiddetto «posto di ristoro dei partigiani» in piazza
            e non ebbero difficoltà a immobilizzare i pochi agenti    Nettuno a Bologna, mentre tra l’inverno 1944 e la pri-
            in servizio, dopo avere tagliato i fili del telefono. Mentre  mavera 1945 essi furono oggetto di segreta eliminazione

                          i partigiani entrati aprivano tutte le celle, i quattro al-  da parte delle SS nelle esecuzioni ai calanchi di Sab-

            l’esterno disarmarono i due agenti, uno dei quali reagì e  biuno di Paderno e alle fosse di Rastignano e di San
            ferì un partigiano (Lino Michelini detto William) a     Ruffillo prodotte dai bombardamenti aerei alleati.
            una gamba. Il numero esatto dei detenuti liberati non è  Molte centinaia di detenuti furono inviati dal carcere
            noto, ma pare che fossero 300-350 persone. Dell’assalto  di San Giovanni in Monte nei lager di transito di Fossoli
            al carcere e della liberazione dei detenuti sia comuni  e di Bolzano, prima di essere deportati nei Konzentra-
            che politici (i gappisti non ebbero però il tempo di li-  tionslager di Mauthausen, Flossenbürg, Gusen, Dachau,
            berare  anche  le  donne  recluse),  fu  data  notizia  in  Il  Ravensbrück ed altri campi, oppure furono impiegati
            Combattente, Giornale dei Volontari della Libertà del-  nel lavoro coatto per l’industria bellica del Terzo Reich.
            l’Emilia-Romagna del 1°settembre 1944.                  Complessivamente fra l’8 settembre 1943 e la Libera-



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VII  63
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