Page 64 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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CARABINIERI DA RICORDARE
zione, dalle celle e dai “cameroni” di San Giovanni in
Monte transitarono oltre 7000 persone fra detenuti e
detenute, sia sotto autorità italiana che tedesca. Per la
maggior parte si trattava di prigionieri politici: parti-
giani, antifascisti, operai scioperanti, renitenti al servizio
militare, ex-militari, o semplicemente di civili rastrellati.
Nello stesso periodo il carcere bolognese funzionò anche
come luogo di transito per prigionieri di guerra alleati,
russi ed ex-internati jugoslavi. Tra l’autunno del 1943 e
l’estate del 1944 il carcere servì inoltre come luogo di
concentramento per gli ebrei destinati allo sterminio.
Uscito dal carcere, De Lellis si presentò due mesi dopo,
l’8 ottobre 1944, al 37º Deposito misto dei CC di Bo-
logna. Non si è riusciti a ricostruire dove e con chi abbia
trascorso i due mesi intercorsi tra l’uscita dal carcere e
il giorno in cui si è recato al 37º Deposito dei Carabi- ARTICOLO TRATTO DA IL RESTO DEL CARLINO
nieri di Bologna per riprendere servizio. Gli fu affidato CRONACA DI BOLOGNA DI SABATO 12 AGOSTO 1944
allora l’incarico di vicedirettore del carcere militare che, sapeva cosa stesse accadendo. Probabilmente non ebbe
come riferito dal ricercatore storico Andrea Ferrari, si modo di rendersene conto, se non quando gli fu ordinato
trovava nella caserma “Cadorna”, in località Croce di di assumere il compito burocratico di vicedirettore del
Casalecchio, all’interno dello stesso 37º Deposito misto. piccolo carcere militare dove venivano trattenuti i de-
Forse De Lellis si è ripresentato in servizio perché non tenuti sottoposti a processo del 202º Tribunale militare
ebbe cognizione immediata dei mutamenti che stavano regionale di Bologna per il tempo necessario alla di-
verificandosi nell’Arma dei Carabinieri, perché avveni- scussione della causa in attesa della sentenza.
vano durante il periodo della sua detenzione. Mentre ricopriva l’incarico di vicedirettore fu ricoverato
Con l’istituzione della Guardia Nazionale Repubblicana per malattia il 17 novembre 1944 all’Ospedale Militare
(GNR), avvenuta l’8 dicembre 1943 «con compiti di Marconi di Bologna, che era stato allestito nei locali
polizia interna e militare», sotto il comando generale di della scuola di via Laura Bassi. Fu dimesso dall’ospedale
Renato Ricci e del Gen. Niccolò Nicchiarelli, capo di militare il 7 dicembre 1944 e al ricovero seguì un lungo
Stato Maggiore della GNR, i Carabinieri si trovarono periodo in licenza di convalescenza che, fra varie pro-
a dover cooperare sia con la GNR sia con la Milizia roghe, doveva terminare il 27 marzo 1945, giorno in
Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN). Ben cui De Lellis non si ripresentò in servizio. Si presentò
presto però i vertici tedeschi appurarono che alcune invece il 21 aprile 1945, giorno della Liberazione di
volte i carabinieri collaboravano e il più delle volte si Bologna. Non sappiamo dove De Lellis abbia trascorso
univano alla guerriglia partigiana. Decisero perciò di questo lungo periodo di convalescenza di complessivi
procedere il 5 agosto 1944 ad una generale azione di 135 giorni, cioè quattro mesi e mezzo di assenza dal-
disarmo e cattura dei carabinieri, molti dei quali furono l’Arma, né si può dire con certezza se durante questo
poi deportati nei campi di prigionia in Germania. lungo periodo abbia svolto attività partigiana o se piut-
Per tornare al nostro personaggio, Carlo De Lellis men- tosto, come si ritiene più probabile, si nascose da qualche
tre avvenivano questi cambiamenti era in carcere e non parte. Quando si presentò di nuovo al Centro Raccolta
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