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A PROPOSITO DI...
nostri giorni. Simile per foggia e per colore a quella
delle altre truppe regie, la prima uniforme dei Carabinieri
Reali era costituita da un «vestito o giusta corpo, tutto
abbottonato, di panno turchino, colletto e paramani bleu-
celesti e della forma del taglio esatto» (Determinazioni
Sovrane del 9 agosto 1814). Il tessuto era di lana e la
foggia era detta “all’austriaca”, chiusa sul davanti da
una fila di nove bottoni lisci ed emisferici di metallo
bianco, segno di distinzione. Il colletto celeste, alto
circa 7 centimetri, era aperto sotto il mento, in modo
da lasciar vedere la cravatta a girocollo rossa. Le
maniche erano aperte ai polsi e chiuse nelle cuciture
esterne con cinque piccoli bottoni, simili a quelli del-
l’abito, dei quali tre erano posti sugli avambracci e
due sui paramani foggiati a punta, celesti come il
colletto. Sia il colletto che le maniche erano ornati
con gli alamari, in ricamo d’argento per gli ufficiali, in
filo bianco per i sottufficiali e i carabinieri, cuciti
orizzontalmente sul colletto e verticalmente sui para-
mani. Molto semplici erano gli alamari prescritti per i
sottufficiali e per i carabinieri, mentre quelli per gli
ufficiali presentavano invece una decorazione molto
barocca ed importante, come si può ammirare nei
dipinti che ritraggono i primi ufficiali del Corpo. Al-
l’epoca, infatti, ad incorniciare gli alamari veri e propri,
sul colletto vi era un ulteriore ricamo che aveva una
caratteristica forma “a catena” che conferiva al disegno
complessivo dei particolari tratti barocchi. Solo nel
1822, nel Regolamento Generale del Corpo dei Carabinieri
Reali del 16 ottobre, primo vero e proprio documento
esauriente e specifico per il Corpo in ogni suo aspetto
strutturale e di servizio, venne sancito che l’uniforme
da gran montura degli ufficiali fosse caratterizzata da
ornamenti «ricamati a catenella con azola formata da
palma, branca e nappo» (articolo 518 del Regolamento
CARABINIERE A PIEDI Generale), sulla base di un disegno già precedentemente
IN PICCOLA TENUTA approvato nel 1817. È la prima volta che un documento
INVERNALE (1814)
fornisce la descrizione e la denominazione delle parti
che costituiscono gli alamari da ufficiale. Nell’arco di
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VII 33