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CARABINIERI DA RICORDARE
IL CARABINIERE RUGGIERO IN ALCUNE FOTO RICORDO CON I SUOI COMMILITONI (DALL’ARCHIVIO DELLA PRONIPOTE MARIA ASSUNTA D’AMATO)
nel buio le sagome di due individui che si avvicinavano malfattori, ma pure per dare così segnale per intervenire
al rifugio che in sostanza era costituito da due nicchie all’altra pattuglia appiattata ad alcune decine di metri.
scavate in una costa di terra argillosa. Ad un certo I due però, spenta la loro lampadina tascabile, esplo-
momento uno dei due individui, accesa una lampadina devano subito diversi colpi di arma da fuoco imme-
tascabile, con fare circospetto, si avvicinava al punto diatamente corrisposti dal Maresciallo Donati. Dopo
in cui il Dami aveva lasciato i soldi e, prelavato il pac- il silenzio delle armi il sottufficiale si accorgeva di
chetto, entrambi si allontanavano con rapidità. Il Ma- essere rimasto lievemente ferito, ma con sgomento
resciallo Donati e il Carabiniere Ruggiero avevano pure constatava che il Carabiniere Ruggiero era riverso
osservato tutta la scena e avevano deciso di palesarsi a terra, morto, perché colpito all’occhio destro.
per procedere al fermo dei due. Era la parte più Nonostante anche l’altra pattuglia capeggiata dal Ma-
rischiosa dell’operazione. Balzavano dal nascondiglio resciallo Scuteri avesse esploso dei colpi e fatto uso di
e il sottufficiale, con voce ferma e tonante, intimava un ordigno esplosivo, gli omicidi riuscivano a dileguarsi
“Mani in alto!” ed esplodeva un colpo di pistola in aria favoriti dall’oscurità e dalla pioggia che rendevano
per dar maggiore forza all’intimazione e sorprendere i vano ogni tentativo di inseguimento.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI 59