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ALMANACCO







                                                       1821










                                 DISORDINI








                        IN PIEMONTE










                                                       (marzo - aprile)








            Nella notte tra il 9 e il 10 marzo 1821, nella città di Ales-  rossi di Santarosa, Giacinto Provana di Collegno, Carlo
            sandria, i primi reparti dell’Esercito Sardo si sollevarono  Emanuele Asinari di San Marzano e Guglielmo Moffa
            chiedendo la promulgazione della costituzione. Non si   di Lisio. Fu dunque Santarosa che resse la giunta prov-
            trattava di un episodio isolato; era già accaduto in Spa-  visoria anche dopo che Carlo Alberto, sconfessato dallo
            gna il pronunciamento delle unità spagnole nel gennaio  zio Carlo Felice, abbandonò Torino per riunirsi alle
            1820 che avevano costretto Ferdinando VII a concedere   truppe fedeli alla casata regnante a Novara.
            la costituzione. Anche in Sicilia e nel Napoletano, ri-  Quei giorni furono piuttosto complicati per i Carabi-
            spettivamente nel giugno e nel luglio 1820, vi furono   nieri Reali, che rimasero prudentemente attenti, limi-
            analoghi tentativi insurrezionali. Così alcune unità sarde,  tando le proprie attività al controllo dell’ordine e della
            sotto la spinta dei loro ufficiali, proclamarono la costi-  sicurezza pubblica. Così, mentre la Giunta non nutriva
            tuzione spagnola estendendo progressivamente “a mac-    fiducia nei Carabinieri, i cittadini e le cariche cittadine
            chia  di  leopardo”  il  moto  in  tutto  il  Piemonte.  ne chiedevano la presenza per strada nei servizi di pat-
            Nonostante alcune incertezze nell’organizzazione, l’in-  tuglia. Il 30 marzo 1821 il Comandante, Colonnello
            surrezione inizialmente riuscì. Sembrava che Carlo Al-  Giovanni Maria Cavasanti, decise di recarsi a Novara
            berto, principe reggente dopo l’abdicazione di Vittorio  per conferire con il Maresciallo de la Tour (comandante
            Emanuele I in favore del fratello Carlo Felice, fosse fa-  delle truppe realiste) e ricevere istruzioni. A Torino i Ca-
            vorevole a tale azione di forza. O almeno così pensavano  rabinieri rimasero sotto gli ordini del Luogotenente Co-
            alcuni tra i più importanti congiurati come Santorre De-  lonnello in 1° Alessio Maurizio Des Geneys (fratello di





            62 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI
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