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CARABINIERI DA RICORDARE
Il Maresciallo Donati
e il Carabiniere
Larciano era un centro di circa cinquemila abitanti,
distante quindici chilometri dal capoluogo di provincia, Ruggiero avevano
che durante la guerra aveva sofferto molto l’occupazione
nazista. Il locale comando della Stazione dei Carabinieri osservato tutta
era retto dal Maresciallo Maggiore Pasquale Donati,
stimato sottufficiale molto apprezzato dalla popolazione.
Nada Fagni e Metelio Dami erano due coniugi che la scena e avevano
abitavano nella frazione Cecina di Larciano ed erano
conosciuti in paese come una coppia benestante. deciso di palesarsi
Il loro tenore di vita forse faceva invidia a qualcuno
giacché, ai primi di maggio di quel 1949, il capofamiglia
si era visto recapitare dal postino una lettera minatoria, per procedere
ovviamente anonima, con una pretesa di denaro.
Il 10 maggio, dopo circa una settimana dal ricevimento al fermo dei due.
della prima lettera, una seconda missiva con più
pesanti minacce lo aveva indotto a rompere gli indugi Era la parte
e a rivolgersi al Maresciallo Donati. Così, per via dei
più che plausibili timori che avevano innalzato la
soglia della prudenza, l’uomo aveva inviato la moglie più rischiosa
direttamente a casa del sottufficiale per riferire della
cosa. Una volta nell’alloggio la donna aveva raccontato dell’operazione
delle spaventevoli minacce ricevute e dell’intimazione
di consegnare un milione e trecento mila lire entro la
mezzanotte del 13 maggio, in un preciso punto del
“rifugio di Dante di Gildo”, nei pressi della località di
Ponte Rio Cecina, una frazione del comune di Larciano. Quel 13 maggio era un giorno molto piovoso, ma il
Il sottufficiale, una volta andata via la donna, aveva Dami si era recato lo stesso al “rifugio di Dante di
deciso di incontrare il Dami quello stesso pomeriggio Gildo” per compiere ciò che sapeva di dover fare.
in un località lontana di Larciano, per concertare un Erano le dieci di sera e i carabinieri erano già appostati
piano teso alla cattura dei malfattori: Metelio Dami da un po’ in alcuni punti strategici individuati nel so-
avrebbe fatto ciò che gli era stato richiesto, ma con lo pralluogo del giorno prima. Il Maresciallo Donati e il
stratagemma di lasciare nel punto indicato, in luogo Carabiniere Ruggiero formavano una pattuglia e il
della somma richiesta, un pacchetto contenente finte Maresciallo Capo Eliseo Scuteri e il Carabiniere Sal-
banconote ricavate da ritagli di giornali, fasciate da vatore Pochinu Carta ne costituivano una seconda.
due autentiche banconote da mille lire delle quali sa- I due sottufficiali erano armati di pistola, mentre i
rebbero state preventivamente annotate le serie nu- due carabinieri anche di arma lunga. Tutti avevano
meriche.Ciò avrebbe costituito, nelle intenzioni del con sé anche due bombe a mano. Poco dopo la mez-
Maresciallo Donati, l’esca per i malfattori che sarebbero zanotte il Maresciallo Donati e il Carabiniere Ruggiero
caduti in trappola, arrestati nella flagranza dell’estorsione. udivano un fruscio di passi sulla strada e scorgevano
58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI