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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
BATIK ABISSINO, DI AUTORE IGNOTO, DONATO AL MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
nell’esecuzione. Realizzate con colori vegetali, le tele in tati da altri capi etiopici, indossano abiti riccamente
questione raffigurano scene di combattimento di ca- ornati. È, invece, una riproduzione di un dipinto del
rabinieri e zaptiè contro i dissidenti locali. Le figure cui originale non si conosce l’esatta collocazione, né il
sono estremamente semplici e stilizzate nelle pose pla- titolo esatto, in cui si rievoca l’ingresso dei carabinieri
stiche di uomini e cavalli. Anche il paesaggio è essen- a Gorizia, dopo che l’attacco decisivo per la conquista
ziale. A prima vista i batik sembrano identici, ma ad della città (nella sesta battaglia dell’Isonzo) fu sferrato
un’osservazione più attenta si nota che sono parte di il giorno 4 agosto 1916. All’alba del 9 agosto, un drap-
una sequenza cronologica che descrive due momenti pello di Carabinieri a cavallo, affiancato da Cavalleg-
di uno scontro armato in cui le figure dei carabinieri si geri, raggiunse la stazione ferroviaria percorrendo il
alternano in una ossessiva successione alternata con lungo viale alberato. Alle ore 9 i militari dell’Arma co-
quelle dei militari autoctoni. Dalla stessa area geogra- municarono al Comando del Corpo d’Armata impe-
fica proviene un più grande dipinto di autore ignoto, gnato nell’operazione che Gorizia era interamente
realizzato con la stessa tecnica dei precedenti. Qui lo sgombrata dagli austriaci e che l’ordine pubblico vi era
stile è più aulico e mostra una maggiore precisione e stato prontamente ristabilito. I colori rimandano al-
maturità dell’artista che lo ha eseguito. Le figure sono l’opera I carabinieri entrano per primi in Gorizia, realiz-
più dettagliate e i cavalli in alto, preziosamente bardati, zato con tecnica mista da Alfonso Artioli.
così come l’imperatore Menelik e il re Giovanni, scor- Vincenzo Longobardi
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI 55