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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
La più importante
conquista si ebbe
nel 1453 grazie a Ma i figli di Baiazet, alla morte di Tamerlano, rico-
struirono dai resti l’impero del padre e ne diventò
Sultano Murat II. Da quel momento vi fu una verti-
Maometto II ginosa successione di vittorie e conquiste territoriali.
La più importante fu quella di Costantinopoli nel
con l’assedio di 1453, grazie a Maometto II “il conquistatore”. La sua
politica espansionistica non trovò più ostacoli e nel
1481 giunse sino in Italia. I cavalieri turchi assedia-
Costantinopoli. rono Otranto che non ebbe altro destino se non di
capitolare per mano saracena. La città venne abban-
Maometto II “il donata dai conquistatori l’anno dopo, alla morte del
Sultano. Gli eserciti ottomani si addentrarono tal-
mente nel cuore dell’Europa da mettere Vienna sotto
conquistatore” non assedio per ben due volte, nel 1529 e nel 1683. Ciò
fece tremare davvero nel più profondo il Cristiane-
si fermò più, nel 1481 simo occidentale. Fortunatamente per i cattolici, il
boccone era troppo grande per “la belva turca” che
inviò delle truppe in mollò la presa in entrambi i casi. Nel 1529, Il sultano
regnante era Solimano I detto “il Magnifico” o “il
Legislatore”. Sotto il suo sultanato l’Impero raggiunse
Italia, in Puglia la sua massima espansione territoriale e culturale, fu
proprio lui a mettere la prima volta Vienna sotto
e assediò Otranto scacco. “La conquista della mela Rossa” sembrava
vicina. Ma in realtà dopo di lui ci fu un periodo lun-
ghissimo di stallo. La leggenda della mela rossa
narrava del sogno fatto da un Sultano nel quale il
Selgiuchiti avevano trovato nuovi equilibri, tornarono Profeta Maometto gli avrebbe detto: “la vostra gene-
a combattere tra di loro. razione prenderà la mela rossa”. Con la mela rossa per
Nel 1200 circa una tribù iniziò ad imporsi, a soggio- secoli i mussulmani avevano identificato una grande
gare le altre: gli Osmanli (Ottomani) con a capo un città dell’occidente, taluni la assimilavano a Roma, ma
Emiro cominciarono ad espandersi in Anatolia e suc- con il passare degli anni e l’accumularsi dei successi i
cessivamente verso i Balcani sbaragliando tutti gli più si convinsero che si trattasse del mondo intero.
eserciti delle potenze cristiane. Il terrore delle orde L’identità ottomana era caratterizzata da una innu-
Turche tornò a gettare nell’angoscia l’Occidente e merevole quantità di popoli e una moltitudine di
soprattutto l’imperatore di Costantinopoli, che confessioni religiose. Ad esempio molti politici di alto
cominciò a pagare un tributo al Sultano. Successiva- livello, i consiglieri, denominati Gran Visir, erano cri-
mente, sotto il regno di Baiazet, il capo Turco stiani o ebrei, e i Giannizzeri erano tutti di origine
Tamerlano guidò una confederazione di Turchi e cristiana.
Mongoli e travolse gli Ottomani. All’improvviso La decadenza inevitabilmente si abbatté anche sul-
sembrò tutto finito. Di nuovo. L’Occidente era salvo. l’Impero ottomano. Come accaduto all’Impero
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IV 75