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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
KILIK DAMASCHINATO CON FODERO
che si affaccia sul tallone è dotato di un piccolo manico a valve o a farfalla è in avorio riportato in oro,
anello, segno della presenza di una catenella in ottone incastonato a corallo e rubino. La lama ad un taglio
che li congiungeva. La lama ha una curva più accen- presenta come il Kilic l’incurvatura al contrario,
tuata e è adornata nel suo primo terzo da incisioni quindi verso il tagliente e non verso il dorso.
damaschinate in oro in caratteri arabi. Questa Kilic è Inglobate nella famiglia delle più note scimitarre
completa di fodero ricoperto in argento lavorato. “Shamshir”, le armi ottomane come il “Saif ”, i “Kilic”,
Tutti questi orpelli decorativi fanno pensare che la le “Yatagan”, per secoli hanno fatto parte dell’equipag-
scimitarra sia appartenuta a un guerriero altolocato, a giamento del soldato e del cavaliere ottomano,
un ufficiale o a un dignitario. nonché degli influentissimi Giannizzeri.
La terza lama, la Yatagan corta di tipo turco o otto- Ma come fa il Museo Storico dell’Arma ad avere
mano, è un grosso coltello. È il compromesso tra una reperti così lontani nel tempo?
scimitarra da cavalleria e un coltello da fianco, I Carabinieri Reali, presenti nel periodo di espansione
un’arma da taglio da stoccata, impugnabile a piedi. coloniale in Libia (1911-1912) e in Etiopia (ottobre
Ricorda un pò il “Kopis” greco, ma a differenza del 1935- maggio 1936), e impegnati a Rodi e a Creta
Kopis, la Yatagan è micidiale anche come arma di nell’organizzazione delle gendarmerie locali (primi
cavalleria. Quella custodita dal Museo Storico è anni del ‘900), si sono trovati a sequestrare armi
indubbiamente appartenuta a un dignitario per il appartenute ai Giannizzeri e ai Mamelucchi, questi
grande lavoro eseguito nel suo adornamento. Il ultimi, al servizio dei Califfi abbissini.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IV 77