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CRONACHE DI IERI





                   Antonio Porcelli


              produsse un preciso



                    e circostanziato                                si è trasferito nel nostro Capoluogo”.
                                                                    Le reticenze e i ritrattamenti delle prime confessioni
                                                                    degli arrestati contraddistinsero la fase istruttoria del
                    alibi che, in fase                              procedimento e costituirono un vero rompicapo anche

                                                                    per  la  magistratura.  Ad  esempio  Antonio  Porcelli
                    dibattimentale,                                 aveva prodotto un preciso e circostanziato alibi che, in
                                                                    fase di dibattimento, fu poi smascherato; Sabino Pa-
                                                                    lagano, invece, ristretto in carcere, il 21 maggio aveva
               fu poi smascherato.                                  scritto di suo pugno una lettera inviandola al magi-

                                                                    strato nella quale, smentendo le dichiarazioni rese agli
                  Sabino Palagano                                   agenti di custodia delle carceri appena la sera prima,
                                                                    aveva fornito una nuova versione con una chiamata in
                        inviò invece                                correo per il cugino Luigi Palatano il quale venne fer-
                                                                    mato e arrestato il giorno appresso. Dunque con l’ar-
                                                                    resto della Colucci pareva che il cerchio non si fosse
                          una lettera                               ancora chiuso!?
                                                                    Secondo questa ennesima versione, al Palagano – si
                 al magistrato nella                                faccia attenzione al cognome differente da quello del
                                                                    cugino – alcuni giorni prima del colpo sarebbe stato
                                                                    proposto dal cugino Palatano di partecipare al furto
                 quale, smentendo                                   presso la merceria della Mignone. E sempre quest’ul-
                                                                    timo avrebbe portanto con se quella sera un fucile che,
             dichiarazioni già rese,                                preso in consegna dal Roberto per l’attività di vedetta,
                                                                    sarebbe poi diventata l’arma del delitto. Al momento
                                                                    delle esplosioni i due si sarebbero precipitosamente ri-
                fornì una chiamata                                  fugiati nelle proprie abitazioni e soltanto all’indomani
                                                                    Sabino Palagano avrebbe appreso dal Palatano che due
             in correo per il cugino                                carabinieri erano stati uccisi da Angiolino Roberto.
                                                                    Luigi Palatano, interrogato, negò ogni accusa. Fornì,
                      Luigi Palatano                                però, spunto agli inquirenti per apprezzare la vera na-
                                                                    tura delle accuse mosse contro di lui dal cugino. L’esito
                                                                    degli accertamenti, appare interessante leggerlo diret-
                                                                    tamente dagli atti del processo: «Il Palagano, delin-
            L’8 giugno 1941 il quotidiano Roma riferiva ai let-     quente nato, ancor giovane, aveva con un formidabile
            tori: “Le laboriose indagini condotte dall’Arma Bene-   morso al naso, deturpato e sfregiato permanentemente il
            merita  sono  state  coronate  dal  successo.  Gli  assassini  viso della madre del Palatano. Cosicché ne erano seguite
            responsabili della duplice uccisione dei due bravi e va-  condanna del Palagano e controversia tra le due famiglie
            lorosi carabinieri – Formisano e Posillipo –, vittime   che era sfociata, nel dicembre u.s. [1940, ndr.] con lo spos-
            del dovere, sono stati assicurati alla severa giustizia e  sessamento dei beni del Palagano in favore dei Palatano.
            lunedì compariranno dinanzi al tribunale Speciale che   […]. Molto verosimile [...] appare che il Palagano nella



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV  61
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