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PAGINE DI STORIA
San Giovanni
Gualberto
Fondatore di Vallombrosa e Patrono dei Forestali d’Italia
Una biografia del ‘700 donata al Museo Storico dell’Arma
di FRANCESCO PENNACCHINI
a Vita di S. Gio. Gualberto Abate e Fondatore stizia e ottenere vendetta, secondo le regole dell’epoca.
dell’Ordine di Vallombrosa, tratto dall’opera “Trovatolo nel giorno del Venerdi santo (che in quell’anno
di Giuseppe Maria Brocchi Vite de Santi e MIII cadde ne’ 26 di Marzo) in un angusto passo, non
L Beati Fiorentini, edita a Firenze nel 1742, molto lungi dalla Città di Firenze, vicino alla Chiesa di S.
impreziosita dall’acquaforte incisa da M. Tuscher, datata Miniato, immediatamente gli andò alla vita per ucciderlo.
in lastra 1739, è il primo documento che narra le vicende Allora il miserabile non trovando altro scampo al suo peri-
del Santo Protettore dei Carabinieri Forestali ad entrare colo, gettandosi inginocchioni colle braccia aperte, gli chiese
nelle collezioni museali dell’Arma. Il volume, donato la vita per amor di quel Dio, che in tal giorno si degnò di
dal Gen. C.A. Riccardo Amato, già Vice Comandante darla per noi sopra la Croce. Intenerito a tal vista il cuore
Generale dell’Arma, rappresenta un privilegiato spunto di Giovanni, immediatamente scese da cavallo, e dato un
per comprendere il legame dei Forestali con il loro generoso perdono all’inimico, corse ad abbracciarlo, riceven-
Santo Patrono. E’ l’inizio di un sentiero che ci porta a dolo in luogo del suo estinto fratello. Ciò fatto si portò al-
Vallombrosa e che non mancherà di affascinare quanti l’accennata Chiesa di S. Miniato, e postosi quivi in orazione
intendano affrontarlo, perché segnato da molte testi- avanti l’Immagine di un Crocifisso […] ebbe la grazia sí
monianze narrate, scolpite, dipinte, vere proprie opere prodigiosa di vedere il medesimo Crocifisso, che chinando
d’arte, ma anche da alberi ed intere foreste che hanno la testa lo riguardò con benignissima occhiata, in segno di
profonde radici nella cultura, nella scienza e nella reli- gradimento del perdono dato per suo amore all’inimico”.
gione, in un luogo che di questi è culla. Dopo aver ottenuto questo consenso al suo gesto di
Il documento descrive un importante episodio della perdono, azione in pieno contrasto con i costumi di
vita del giovane Giovanni Gualberto, rampollo e vir quei tempi, Giovanni Gualberto rinunciò agli agi fa-
militaris della nobile famiglia fiorentina dei Visdomini. miliari ed entrò nel monastero dei Benedettini, attiguo
A seguito dell’uccisione del fratello Ugo e su istigazione alla chiesa, per indossare l’abito monacale e fondare
del padre, si mise alla ricerca dell’assassino per farsi giu- successivamente una sua comunità.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV 43