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A PROPOSITO DI...





                                                                            Con lo scoppio



                                                                           della 3^ Guerra

            Stato Pontificio. Per comprendere il voltafaccia dell’Im-
            peratore, grande sostenitore del Regno Sardo nel 1859,       d’Indipendenza, i
            basti pensare che un conto era uno stato nell’Italia set-
            tentrionale capace di fornire aiuto contro il mondo ger-  carabinieri genovesi
            manico che rimaneva l’atavico nemico, altro era doversi
            guardare da un forte vicino peninsulare dopo la riuscita
            dell’impresa garibaldina.                                  accorsero di nuovo
            Peraltro le precorse esperienze di Garibaldi, che aveva
            visto come il governo sardo, non potendo appoggiare            alla chiamata di
            pubblicamente una sua impresa, in definitiva trovava
            sempre modo di favorirla, indussero l’Eroe a ritenere
            che anche questa volta avrebbe avuto via libera: cosa    Garibaldi, inquadrati
            che non avvenne in quanto fu fermato con le armi in
            Con lo scoppio della 3^ Guerra d’Indipendenza, al so- nel I battaglione del
            Aspromonte.

            lito, i carabinieri genovesi accorsero alla chiamata di Ga-
            ribaldi, inquadrati nel I battaglione del 3° reggimento     3° reggimento dei
            dei Cacciatori delle Alpi, comandato sempre dal Mag-
            giore Antonio Mosto. Altri confluirono probabilmente      Cacciatori delle Alpi
            nei Battaglioni Bersaglieri Volontari, che registrarono la
            sconfitta a Vezza d’Oglio il 4 luglio, nei pressi del Passo
            del Tonale, guidati scriteriatamente all’assalto di posi-
            zioni ben difese dal Maggiore Nicostrato Castellini, il  Esisteva però la segreta intesa con il Governo di Torino
            cui unico merito fu l’indubbio coraggio col quale cadde  che un ufficiale del Corpo dei Carabinieri Reali rag-
            in un’inutile carica alla baionetta.                    giungesse con un nucleo di dipendenti la Sicilia per con-
            Quelli che mantennero l’antico nominativo dettero il    correre all’organizzazione dei Carabinieri siciliani. Per tale
            loro contributo a Monte Suello e Bezzecca, in Trentino:  incarico fu prescelto il capitano Francesco Massiera, che
            due belle vittorie in una campagna da dimenticare, con-  si dimise dal Corpo affinché il governo sardo-piemontese
            traddistinta dai fallimenti dell’armata e della flotta ita-  apparisse estraneo all’impresa. Lo stesso ufficiale aveva
            liane a Custoza e Lissa.                                ricevuto assicurazione che le dimissioni sarebbero state
                                                                    fittizie e non avrebbero pregiudicato la carriera, come in-
             CORPO DEI CARABINIERI REALI DI SICILIA
                                                                    fatti avvenne. Pochi giorni dopo essere sbarcato a Pa-
            Con i Mille di Garibaldi erano presenti anche altri ca-  lermo con 30 carabinieri, Massiera, con decreto del 2
            rabinieri, stavolta si trattava di quelli Reali, o una volta  agosto 1860 venne nominato maggiore dei Carabinieri
            appartenuti al Corpo dei CC.RR.. Sbarcato a Marsala     in Sicilia. Contestualmente si stava predisponendo a To-
            l’11 maggio 1860, in qualità di Comandante in capo delle  rino l’invio di altro personale del Corpo, atteso che dal-
            forze nazionali e Dittatore, l’Eroe emanò da Palermo il  l’isola si lamentava che “… si mandano alcune diecine di
            14 luglio il decreto istitutivo del Corpo di Carabinieri  carabinieri in luogo di 200 ch’egli ne aveva chiesti”.
            in Sicilia, al cui comando designò il Colonnello Angelo  Mentre a Palermo il Maggiore Massiera era impegnato
            Calderari.                                              nell’organizzazione dei militari che erano giunti da To-



            90 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV
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